Riforma dell’Irpef, la posizione dell’Int
L’Ansa ha chiesto al Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, una dichiarazione circa l’intervista di Repubblica al Ministro Roberto Gualtieri, nella quale il titolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato ad una possibile riforma dell’Irpef
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“Da anni chiediamo una riforma strutturale dell’IRPEF, da cui non può prescindere la riforma fiscale. Troppi i tentativi negli anni che si sono limitati solo qualche timida riduzione settoriale, come peraltro avvenuto anche quest’anno con una micro detassazione dell’IRPEF sui redditi da lavoro dipendente. A nostro avviso la riforma deve essere strutturale e riguardare la rimodulazione, anche graduale, degli scaglioni affinché tutti i redditi soggetti all’imposta ne possano beneficiare, inoltre con una riduzione dell’IRPEF il beneficio coinvolgerà le famiglie, i dipendenti, i pensionati, le imprese ed i professionisti senza dover scegliere un settore ed escluderne altri. Sono anni però che si parla della revisione delle varie agevolazioni fiscali le c.d. tax exdipenditures e della lotta all’evasione fiscale, per supportare la riforma dell’IRPEF (abbiamo fatto parte nel 2010 anche dei tavoli ministeriali voluti dell’allora Ministro Tremonti sul queste problematiche), oggi si sono create le condizioni ottimali per la non più rinviabile riforma, che deve andare a beneficio di tutti ma soprattutto di chi ha sempre onorato il dettato costituzionale con il pagamento delle imposte, ci auguriamo di essere coinvolti preventivamente e non a decisioni già assunte, così come ho avuto modo di scrivere al Ministro Gualtieri. Sarebbe importante dare un segnale positivo ai contribuenti corretti, anche se la proroga delle scadenze delle cartelle esattoriali prevista dal Decreto Agosto contrasta con la mancata proroga dei versamenti da dichiarazione dei redditi e sembra premiare i contribuenti “distratti” e non quelli corretti, ma questa è un’altra problematica.
Noi siamo pronti a dare il nostro contributo alla riforma, senza però dimenticare l’ altrettanto necessaria sburocratizzazione degli adempimenti.”
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