BOICOTTIAMO I BANDI A COSTO ZERO
La proposta è del presidente di Confprofessioni Gaetano Stella
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il Ministero dello Sviluppo Economico che ha deciso di ricorrere al lavoro e alle competenze dei professionisti senza prevederne la remunerazione. L’equo compenso non può essere messo in discussione, è una legge dello Stato ed è proprio lo Stato che per primo ha il dovere di assicurare ai professionisti, della cui opera si avvalgono le Amministrazioni Pubbliche, un riconoscimento economico adeguato. «Adesso basta: se ai professionisti non spetta alcun compenso, la P.A. non merita le competenze dei professionisti. Invitiamo dunque i professionisti a boicottare tutti i bandi della pubblica amministrazione che prevedano incarichi professionali a costo zero. Dopo il ministero dell’Economia, adesso è il Ministero dello sviluppo economico a calpestare il diritto costituzionale di riconoscere il valore economico del lavoro professionale e, ancor più grave, a ignorare una norma, stabilita dalla legge di Bilancio 2018, che impone alle pubbliche amministrazioni di garantire che le prestazioni professionali siano equamente retribuite». Dura reazione del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, alla pubblicazione dell’avviso pubblico del Mise dello scorso 28 settembre per la “manifestazione d’interesse per la selezione di 21 componenti del gruppo di esperti di alto livello per l’elaborazione di un libro bianco sul ruolo della comunicazione nei processi di trasformazione digitale” che, al di là di elevate competenze tecniche, giuridiche e scientifiche, non prevede alcun compenso per i partecipanti. «Questo nuovo bando, l’ennesimo, ci stupisce e ci addolora. Ci stupisce perché proprio il Mise non più di un anno fa si era impegnato ad aggiornare i parametri giudiziali per arrivare a un compenso dignitoso per tutti i professionisti. Ci addolora – conclude Stella – perché insistere sulla logica degli incarichi professionali a titolo gratuito significa frenare la crescita economica e svilire la cultura di un Paese».
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