Aiga, a Mise niente equo compenso, 'basta prestigio'
De Angelis sull'avviso per reclutare 21 esperti gratis
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La Legge Bilancio 2018 sanziona con la nullità ogni patto che stabilisca un compenso “non equo”. Eppure ciò non sembra preoccupare il MISE che, lo scorso 28 settembre, ha rivolto ai professionisti una “manifestazione di interesse” per la selezione di 21 componenti del gruppo di esperti di alto livello al fine di elaborare un libro bianco sul ruolo della comunicazione nei processi di trasformazione digitale.
A fronte delle elevate competenze tecniche, giuridiche e scientifiche richieste ai partecipanti, non è previsto alcun compenso, ritenendo sufficiente il prestigio dell’incarico stesso.
Il presidente nazionale dell’Aiga Antonio De Angelis, nel condividere le preoccupazioni già espresse dal Presidente f.f. del CNF, Maria Masi, afferma: “accolgo con stupore la scelta del MISE poiché lo stesso Ministero, non più di un anno fa, si era impegnato ad aggiornare i parametri giudiziali per arrivare a un compenso dignitoso per tutti i professionisti ed oggi, senza alcuna apparente ragione, assume determinazioni che sembrano dimenticare quanto fatto negli ultimi tre anni”.
Il dipartimento Aiga sull’equo compenso, nel ritenere che ogni attività gratuita mortifichi il valore del professionista chiamato a svolgerla, invita i colleghi ad astenersi dal partecipare a bandi della pubblica amministrazione che prevedano incarichi a costo zero.
Si auspica che il Mise voglia modificare in autotutela la manifestazione di interesse riconoscendo i compensi a chi sarà incaricato.
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