Professioni: esami di stato verso l’abolizione
Cosa prevede il disegno di legge per dire addio all’esame di stato e rendere abilitanti alla professione i singoli corsi di laurea
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È all’esame del Consiglio dei Ministri il disegno di legge che propone l’abolizione degli esami di stato per l’accesso alla professione. Presentato dal Ministro dell’Università Gaetano Manfredi, il testo si basa sull’attivazione delle lauree abilitanti all’esercizio della professione, in particolare: odontoiatria, farmacia, medicina veterinaria e psicologia (almeno in un primo momento).
Si parla anche di creare percorsi accademici che permettano una specializzazione già all’interno dei corsi di studio: in pratica, l’abilitazione sarà subordinata al completamento di un tirocinio obbligatorio che si dovrà svolgere durante gli studi, sulla base di regolamenti didattici individuati delle singole università.
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Le nuove classi di laurea a orientamento professionale riguardano: le professioni tecniche per l’edilizia e il territorio (LP-01), le professioni tecniche agrarie, alimentari e forestali (LP-02), le professioni tecniche industriali e dell’informazione (LP-03). In futuro, ogni ordine e collegio professionale potrà presentare la richiesta di rendere abilitanti altri titoli universitari che oggi consentono di accedere all’esame di stato.
Senza quest’ultimo, al termine del percorso di studi si procederà con la consegna e la discussione della tesi e con un test pratico valutativo delle competenze professionali acquisite con il tirocinio interno, in modo da accertare il livello di preparazione tecnica del candidato per l’abilitazione all’esercizio della professione.
La commissione giudicatrice vedrà la presenza di professionisti designati dagli ordini, dai collegi professionali o dalle relative federazioni nazionali.
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