La denuncia della Bce: le banche fanno meno prestiti a imprese e famiglie
Nel terzo trimestre di quest’anno le banche hanno inasprito i propri criteri di concessione dei prestiti a imprese e famiglie a causa di un aumento del rischio
«Le misure tempestive e consistenti adottate dalle autorità monetarie, di bilancio e di vigilanza sin dall’inizio della pandemia hanno continuato a sostenere l’estensione del credito bancario a condizioni favorevoli all’economia dell’area dell’euro. Tuttavia, come emerge dall’indagine sul credito bancario nell’area dell’euro di ottobre 2020, nel terzo trimestre di quest’anno le banche hanno inasprito i propri criteri di concessione dei prestiti a imprese e famiglie a causa di un aumento del rischio percepito». Lo si legge nell’ultimo bollettino della Bce che evidenzia come il sostegno — spiegano dall’Eurotower —non ha comunque impedito il recente irrigidimento delle condizioni di credito.
Anche se «i dati più recenti segnalano una forte ripresa del prodotto dell’area dell’euro nel terzo trimestre del 2020, dopo la brusca contrazione dell’11,8 per cento sul periodo precedente registrata nel secondo trimestre, il perdurante aumento dei tassi di contagio da coronavirus rappresenta un fattore avverso per le prospettive a breve termine e condurrà, con ogni probabilità, a un significativo ridimensionamento della crescita del prodotto nell’ultimo trimestre dell’anno, come anticipato da indagini recenti». Lo scrive la l’istituto centrale di Francoforte presieduto da Christine Lagarde nel Bollettino Economico, in cui segnala come «la ripresa continua a essere disomogenea tra i diversi settori, con il settore dei servizi che si rivela il più duramente colpito dalla pandemia, in parte a causa della sua esposizione alle misure di distanziamento sociale.
Per questo motivo, «nell’attuale contesto in cui i rischi sono chiaramente orientati verso il basso, il Consiglio direttivo valuterà con attenzione le informazioni più recenti, inclusi la dinamica della pandemia, le prospettive sul rilascio di un vaccino e l’andamento del tasso di cambio», spiega ancora la Bce. «Il prossimo esercizio delle proiezioni macroeconomiche degli esperti dell’Eurosistema, che si svolgerà a dicembre, consentirà un riesame approfondito delle prospettive economiche e del quadro complessivo dei rischi». Il Consiglio direttivo «ricalibrerà i suoi strumenti, ove opportuno, al fine di rispondere all’evolvere della situazione e di assicurare che le condizioni di finanziamento restino favorevoli per sostenere la ripresa economica».
Altre Notizie della sezione
La cartografia in età farnesiana perfetta sintesi tra scienza e politica
10 Gennaio 2025A Piacenza la produzione della famiglia Bolzoni sotto la lente della prof. Valeria Poli.
Cinque giorni per eleggere i nuovi giudici della Consulta.
10 Gennaio 2025I partiti "costretti" a un accordo entro il 14 gennaio. Meloni fiduciosa, un po' meno l'opposizione.
Crisi senza precedenti del personale sanitario
09 Gennaio 2025Paradosso delle regioni in piano di rientro: spesa media per il personale dipendente più alta delle altre.