Sindacato commercialisti. Rinvio scadenze adempimenti e salvaguardia misure “pace fiscale” 2019
Urgente l’intervento del Mef
Anche l’attività degli studi professionali è messa a dura prova dalla pandemia. Sono molti infatti quelli che si trovano nell’impossibilità di svolgere il proprio lavoro, una condizione dovuta al contagio che colpisce in prima persona il professionista e/o suoi collaboratori, oppure alle misure di isolamento fiduciario che limitano comunque pesantemente l’operatività dello studio.
“Senza contare – spiega il Presidente Anc Marco Cuchel – che in questi mesi il carico di lavoro per i professionisti continua ad essere particolarmente pressante, con i tanti adempimenti legati all’emergenza Covid-19 che interessano lavoratori e imprese.”.
La scadenza del 30 novembre per la presentazione delle dichiarazioni annuali dei redditi non può non tenere conto della situazione emergenziale del Paese, che impatta sulla possibilità per gli studi professionali di svolgere gli adempimenti secondo il calendario fiscale, rispetto al quale occorre necessariamente intervenire in funzione della condizione straordinaria che stiamo vivendo.
Di fronte al disagio della categoria che cresce ogni giorno e a difficoltà che sono oggettive è opportuno prevedere lo slittamento almeno al 31 dicembre, insieme alla dichiarazione IMU, della scadenza per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, considerando quanto già disposto per la dichiarazione 770, la quale è stata oggetto di proroga al 10 dicembre.
Il 10 dicembre inoltre scadono i termini per il pagamento delle rate 2020 della rottamazione-ter e del saldo e stralcio, rimasti esclusi dalla sospensione fino al 31 dicembre che il DL 129/2020 (Decreto Riscossione) ha disposto per l’attività di riscossione e dei pagamenti relativi alle cartelle esattoriali, agli avvisi di accertamento dell’Agenzia Entrate e agli avvisi di pagamento Inps. Il rischio è di vedere compromesse le due misure della “pace fiscale” del 2019 (rimaste ad oggi fuori da provvedimenti di proroga e sospensione), dato che molti contribuenti potranno non dare seguito ai pagamenti perché in difficoltà e perderanno di conseguenza le previste agevolazioni.
Come se non bastasse, a fine anno scadono le deleghe acquisite dai professionisti per l’accesso al portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate per conto dei clienti. Le deleghe per la fattura elettronica infatti, diversamente da quelle per il cassetto fiscale che durano 4 anni, hanno la validità di due anni e quindi sono prossime alla scadenza. È evidente quanto sia difficoltoso oggi per i professionisti, anche in ragione delle limitazioni negli spostamenti nelle diverse Regioni, dover acquisire il rinnovo della delega di tutti i clienti, che dovranno recarsi negli studi per la firma. Anche in questo caso, è opportuno disporre una proroga della validità delle attuali deleghe per il portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate almeno fino al 30 giugno 2021, consentendo quindi il rinvio del loro rinnovo.
- Rispetto a tali situazioni si chiede al MEF di intervenire con urgenza per disporre sia lo slittamento almeno al 31 dicembre del termine per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, sia la sospensione del termine del 10 dicembre per la rottamazione-ter e del saldo e stralcio, nonché la proroga della validità delle deleghe per l’accesso al portale Fatture e Corrispettivi dell’Agenzia delle Entrate.
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