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Unaep, usare recovery fund per riformare giustizia e pa

Lo comunica in una nota l'Ufficio Stampa di Unaep.

Unaep, usare recovery fund per riformare giustizia e pa

“Utilizzare le risorse del Recovery Fund per riformare anche la Pubblica Amministrazione, rivoluzionando l’attuale modello che si fonda sull’immobilismo burocratico a causa della deprofessionalizzazione funzionale alla rotazione ed alla mera gestione, ancora troppo vulnerabile rispetto alla corruzione, con un sistema capace di valorizzare le capacità e le competenze che già esistono all’interno della Pa, come quella degli avvocati pubblici che sono sentinelle al servizio della legalità e del corretto funzionamento della macchina amministrativa”. A lanciare la proposta è l’Unaep, Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici.

“Secondo l’ultimo rapporto di Transparency International, relativo all’indice di percezione di corruzione nella pubblica amministrazione, il nostro Paese è al 51simo posto mondiale mentre a livello europeo risulta il sesto Stato più corrotto, sopra solo a Slovacchia, Grecia, Ungheria, Romania, Bulgaria. Sono dati che devono spingerci a riformare davvero e organicamente la PA andando verso criteri che favoriscano il merito e la legalità”, spiega l’avvocato Antonella Trentini, presidente di Unaep.

“Ogni anno per la corruzione perdiamo infatti 236,8 miliardi di ricchezza, circa il 13% del Pil, esattamente il doppio di ciò che avviene in Paesi tipo la Francia e la Germania. Per non parlare dei 100 miliardi di euro annui che il sistema produttivo è costretto a pagare per l’eccessiva burocrazia”, osserva il presidente di Unaep. “In questo contesto, già allarmante, lo squarcio aperto di prepotenza dalla pandemia nelle società ha puntato i riflettori sugli anelli più deboli delle catene nazionali: la giustizia e la pubblica amministrazione, non a caso accusate entrambe di effetti negativi sul PIL. Una dicotomia rispolverata ad ogni crisi e mai affrontata in maniera organica”.

“In questo scenario si incunea il Recovery fund che occorrerebbe coraggiosamente cogliere, non fosse altro perché quando mai più capiterà di poter disporre di circa 200 miliardi di euro da utilizzare proprio per ammodernare l’Italia, riformando fra gli altri anche la giustizia e la P.A., riportando le competenze e le professionalità nei ruoli dirigenziali interni all’amministrazione, come dimostra il ruolo svolto dalle avvocature interne degli Enti Pubblici che consentono ogni anno decine di milioni di euro di risparmi rispetto ai contenziosi legali affidati esternamente”.

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