Semplificare le procedure di insolvenza delle imprese.
Commercialisti. No all’Albo, bensì Registro commissari
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“Semplificazione” è la parola d’ordine espressa dal Consiglio nazionale dei commercialisti in merito alla delega al governo per la riforma della disciplina dell’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza, all’esame della commissione Attività produttive della Camera, dove stamani la categoria professionale ha tenuto un’audizione. È “condivisibile”, secondo quanto affermato dal consigliere nazionale dei professionisti Andrea Foschi la previsione di “un’unica procedura di amministrazione straordinaria, con finalità conservative del patrimonio produttivo, diretta alla regolazione dell’insolvenza di singole imprese” che, vista la loro “notevole dimensione, assumano un rilievo economico-sociale di carattere generale, anche sotto il profilo della tutela occupazionale”, così da riservare alle altre realtà produttive l’accesso alle procedure disciplinate nel Codice della crisi.
Inoltre, il testo “stabilisce l’istituzione presso il ministero dello Sviluppo economico, dell’Albo dei commissari straordinari per l’amministrazione delle grandi imprese in stato di insolvenza, ma secondo i commercialisti “non dovrebbe trattarsi di Albo, bensì di Registro, in quanto Albo è terminologicamente riferito agli iscritti degli Ordini professionali”. E, così, questo nuovo Registro si porrebbe in una posizione di specialità rispetto agli Albi professionali già istituiti, “generando possibile confusione tra professionalità specifiche previste dagli ordinamenti professionali e competenze vantate da quanti non sono iscritti negli Albi professionali”, ha chiuso Foschi.
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