Ddl liberi professionisti, riforma ammortizzatori, donne, dl Sostegni
I temi affrontati nell'intervista alla Presidente Calderone e alla Presidente della Commissione Lavoro del Senato Matrisciano
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Dal ddl tutela liberi professionisti alla bozza di riforma degli ammortizzatori sociali attesa per fine mese in vista della scadenza del blocco dei licenziamenti. Dalla valorizzazione del lavoro femminile al decreto “Sostegni” che in queste ore dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri. Sono i temi affrontati, a tutto campo, dalla Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine, Marina Calderone, e dalla Presidente dell’XI Commissione Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato,Susy Matrisciano, nell’intervista per la rubrica della web tv di Categoria “Fondazione Studi incontra”. La Commissione Lavoro di Palazzo Madama – ha assicurato la Presidente Matrisciano – è pronta a sostenere un emendamento che esclude la responsabilità professionale in caso di ricovero ospedaliero o contagio, a tutela dei tanti professionisti impegnati nella gestione degli adempimenti emergenziali per i quali – ha aggiunto la Presidente Calderone – è auspicabile anche una spinta alla semplificazione, a partire dalla riforma degli ammortizzatori sociali, attraverso la previsione di una strumento universale come l’ammortizzatore sociale unico. Universalità da declinare – ha osservato la Matrisciano – tenendo conto delle diversità dei settori produttivi. Unicità di vedute anche sul secondo binario della riforma, quello inscindibile delle politiche attive del lavoro, per le quali, secondo la Presidente del Cno, si potrebbe mettere a sistema la formazione a distanza sperimentata con successo nell’emergenza. A disposizione, le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con le quali – ha evidenziato la senatrice Matrisciano – è possibile ripensare i sistemi territoriali di servizi a sostegno della genitorialità. Le politiche di genere – ha osservato ancora la Presidente Calderone – devono essere politiche di uguaglianza fra i sessi, per evitare che le donne siano messe nella condizione involontaria di dover scegliere fra lavoro e famiglia. Intanto, il Paese è in attesa dei nuovi ristori del decreto “Sostegni”, in cui non possono mancare gli aiuti ai professionisti.
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