Lavoro: da 'recession' a 'shesession', crisi è più femminile
Emerge dal webinar Osservatorio 'Ipazia' (università La Sapienza)

Più che di “recession” (“recessione”), si può parlare di “shesession”, una espressione in uso nei Paesi anglosassoni che evidenzia come la crisi occupazionale stia sempre più interessando la forza lavoro femminile. E ciò anche in considerazione di dati che, ancor prima della pandemia, riguardavano le donne, nel nostro mercato: nel 2019, infatti, l’Ispettorato del lavoro italiano aveva già evidenziato come 37.611 lavoratrici si fossero dimesse dopo il parto (quasi il triplo dei neo-papà, 13.947 nello stesso anno, ndr).
Questo è quanto emerge dal webinar promosso oggi dall’Università La Sapienza di Roma, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio per gli studi di genere “Ipazia”, dal titolo “Female entrepreneurship in the crisis context”.