Le proposte dei Consulenti del Lavoro per la ripartenza
Un documento che raccoglie le indicazioni della Categoria sulle questioni dibattute durante il Festival del Lavoro 2021
In evidenza
Competenze al centro di un mercato del lavoro semplificato, capace di accogliere nuovi modelli organizzativi sull’onda dell’esperienza dell’ultimo anno e di intervenire per ridurre i divari tra lavoratori autonomi e dipendenti anche grazie alle risorse del Recovery Plan. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha raccolto le numerose proposte di cui si è discusso durante il Festival del Lavoro nel documento “Competenze e strategie per la ripartenza. Il lavoro al centro della ripresa”: un excursus tra nodi e criticità che trasversalmente tocca i numerosi fronti aperti in materia d’occupazione.
A partire dall’evidenza di un mercato profondamente modificato dalle conseguenze dell’emergenza pandemica, nel documento la Categoria propone di intervenire, per esempio, sul contratto a termine, il lavoro stagionale, lo smart working, tanto sul piano pratico che su quello normativo, cercando il giusto compromesso tra regolamentazione e flessibilità. Tra le proposte, quella di ripensare i servizi al lavoro e i sistemi di accreditamento dei soggetti erogatori delle misure di politica attiva, in parallelo a una revisione interna del sistema esistente che renda sostenibile economicamente le iniziative per gli operatori, superi la logica degli “avvisi” e dei “bandi” e realizzi uno sportello per i lavoratori autonomi. In particolare, poi, le politiche attive, che potrebbero essere finanziate con il Recovery Plan, e il rifinanziamento dell’Assegno di Ricollocazione, insieme alla revisione del funzionamento previsto per il Reddito di Cittadinanza. Sul fronte della tutela del reddito, se da una parte si ribadisce la necessità di un “ammortizzatore unico” per i dipendenti, dall’altra si torna sulle misure di sostegno al reddito e di protezione accordata in caso di malattia e infortunio per gli autonomi.
Un capitolo è poi dedicato alla PA, con la proposta di inserire i professionisti tra i destinatari degli incentivi delle linee di intervento della missione “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” in qualità di “veicolo” delle azioni dell’amministrazione pubblica verso il sistema produttivo, anche nelle realtà “minori” del Paese. Parola chiave è “semplificazione” sui molti fronti d’intervento, anche per quanto riguarda il turn over per cui si propone di far ricorso ai professionisti iscritti in Albi.
Sostegno alla famiglia e riduzione del carico fiscale sui fattori produttivi i due obiettivi da perseguire nelle proposte di riforma fiscale a cui si accompagna la questione previdenziale, rispetto alla quale il Consiglio Nazionale propone di mantenere una forma unica di prepensionamento, rilanciando la previdenza complementare.
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