Gli uffici di igiene? Cumuli di spazzatura: ecco la Asl di Giani San Salvi.
Firenze. Qua fino al 1978 c'era la sede dell'ospedale psichiatrico, poi, in ottemperanza alla legge Basaglia, il manicomio è stato chiuso e l'area di proprietà dell'Asl Toscana è diventata sede di vari uffici dell'Azienda sanitaria Locale e di una scuola.
Appena entrati nel parco l’impressione è quella di un grande polmone verde. L’imponente struttura del plesso scolastico domina la vista. Ma la storia recente di San Salvi è ben altra. Infatti appena si percorrono i vialetti della cittadella che ospitava l’ex manicomio la situazione è evidente. Rifiuti sparsi, degrado, incuria, abbandono. San Salvi è terra di nessuno.
Tra gli uffici della Asl, e le aree dell’ex ospedale si nascondono cumuli di spazzatura. Strutture abbandonate accessibili a chiunque. Uno stato di abbandono totale che stona con il fatto che qui vi siano gli uffici di igiene pubblica, spesso solerti nei controlli a strutture private quando poi il parco che li ospita è in queste condizioni di degrado e fatiscenza. Una struttura con infinite potenzialità lasciata però nell’oblio.
Infatti negli ultimi anni quest’area di San Salvi che vi facciamo vedere, è stata al centro delle cronache per i numerosi episodi criminali che l’hanno vista protagonista. Da sparatorie e tentati omicidi, allo spaccio senza sosta di droga che ha portato a decine e decine di arresti, fino all’occupazione di Villa Panico, un palazzo di San Salvi divenuto secondo gli investigatori sede di ritrovo per terroristi anarco insurrezionalisti, sgomberato nel 2017 e ancora oggi lasciato a sé stesso.
Le immagini parlano da sole. La struttura è pericolante e i segni del tempo l’hanno resa un rudere. All’interno ci sono ancora i segni dell’ultima occupazione e dello sgombero. Le terrazze sembrano cadere da un momento all’altro e sul retro di Villa Panico a pochi metri da un parco giochi c’è una vera e propria boscaglia. Questa è San Salvi, l’ex manicomio e ora sede di vari uffici dell’Asl Toscana. Dove l’incuria e l’abbandono fanno diventare matt
Da Il Giornale
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