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C’è anche un bonus acqua, ecco come funziona e come richiederlo

Tra i tanti bonus fiscali previsti dalla legge di Bilancio 2021, spunta anche quello dell’ acqua.

C’è anche un bonus acqua, ecco come funziona e come richiederlo

Per questo credito di imposta è stato firmato il 16 giugno un provvedimento dal direttore dell’Agenzia delle Entrate che ne definisce le modalità di fruizione. Vediamo quali sono e cosa bisogna fare per usufruirne.

L’obiettivo del Bonus acqua 2021 è duplice: da una parte vuole ridurre l’utilizzo di bottiglie di plastica, dall’altra razionalizzare il consumo di acqua. In cosa consiste? Si tratta di un credito di imposta del 50% per tutte le spese che sono state sostenute da il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021.

L’importo massimo ottenibile

A quanto ammonta il bonus? L’importo massimo delle spese per il Bonus è di 1.000 euro per ciascun immobile, nel caso il proprietario sia una persona fisica. La somma sale a 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.

Quali spese concorrono al bonus

Si può richiedere il Bonus acqua 2021 per le spese relative all’acquisto e installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare, che hanno come fine quello di migliorare la qualità dell’acqua che viene erogata dall’acquedotto. L’agevolazione può essere richiesta dalle persone fisiche, da soggetti esercenti di attività e gli enti non commerciali, compresi quelli del Terzo settore.

Come si può ottenere

Per avere diritto al bonus, occorre documentare le spese effettuate con fattura oppure un documento commerciale dove sia riportato il codice fiscale del soggetto che intende richiedere il credito. Per ottenere il Bonus acqua 2021 bisogna saldare le spese con sistemi di pagamento tracciabili, evitando di pagare in contanti ma con bonifici bancari o postali.

La documentazione da presentare

L’ammontare delle spese per cui si può richiedere il bonus va comunicato all’ Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono state effettuate le spese. Bisogna inviare il modello apposito, tramite il servizio web disponibile nell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate.

In compensazione tramite f24

Il bonus potrà essere utilizzato in compensazione, tramite F24, oppure per le persone fisiche non esercenti attività di impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi, riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi, fino al completo utilizzo del bonus. Per l’agevolazione il governo ha messo a disposizione un tetto di spesa complessiva di 5 milioni di euro.

Contenuto a cura di Financialounge.com

 

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