Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
Resta aggiornato:

Home » La carica degli specializzandi in medicina, raddoppiano rispetto a due anni fa

La carica degli specializzandi in medicina, raddoppiano rispetto a due anni fa

I Ministeri della Salute, dell'Università e dell'Economia danno il via libera al bando per 17.400 laureati. Le prove per entrare nelle scuole di medicina interna, neurologia, cardiologia, igiene pubblica e così via si svolgeranno il 20 luglio

La carica degli specializzandi in medicina, raddoppiano rispetto a due anni fa

Il vero imbuto che impedisce al sistema sanitario nazionale di rispettare le piante organiche dei medici è storicamente rappresentato le scuole di specializzazione. In Italia a fronte di un alto numero di neolareuati e laureati e di una grandissima richiesta di professionisti da parte delle strutture sanitarie, ci sono pochi posti nelle strutture universitarie che formano cardiologi, neurochirurghi, internisti e così via. Da tempo si parla di un incremento netto delle borse di studio e quest’anno il numero è finalmente cresciuto in modo importante. Sono infatti 17.400 i posti nelle scuole di specializzazione di Medicina finanziate dallo Stato per l’anno accademico 2020/2021, cioè 4.200 in più rispetto a quelli inizialmente previsti e bandite nel 2019/2020. L’anno precedente però il numero era circa la metà: 8.000.

L’aumento è stato formalizzato in un decreto adottato dal ministro alla Salute Roberto Speranza di concerto con quello dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa e di quello all’Economia Daniele Franco. I fondi per aumentare di quasi un terzo il numero dei posti sono stati repertiti nel Pnrr. “Per il 2021 il Governo mette a disposizione il doppio di quelle che esistevano fino a due anni fa e quasi il triplo di quelle stanziate negli anni precedenti. È un risultato straordinario che aumenta le opportunità per tanti giovani medici laureati e pone le fondamenta per il servizio sanitario nazionale del futuro”, commenta Speranza. La ministra Messa sottolinea che il risultato arriva “grazie a una rete universitaria forte, adeguata, pronta a rispondere alle sollecitazioni e alle richieste in continua evoluzione senza cedere sulla qualità dell’offerta, una rete sulla quale continueremo a lavorare e investire”.

Il test di ammissione alle scuole di specializzazione è nazionale, con i candidati che indicano la specialità dove intendono approfondire le conoscenze mediche e anche la sede. Si svolgerà il prossimo 20 luglio e sarà un decreto del ministro dell’Università a definire la distribuzione dei posti presso le diverse scuole delle Università italiane.

“Si va verso l’esaurimento dell’imbuto formativo entro il 2022 – dice Carlo Palermo dell’Anaao, il principale sindacato dei medici ospedalieri – Complimenti al ministro Speranza. Ora abbiamo bisogno di una seria programmazione degli ingressi a Medicina garantendo a tutti i futuri laureati la possibilità di frequentare un corso di formazione post-laurea”.

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Notizie Correlate

La grande fuga dei giovani dal Pronto soccorso.

La grande fuga dei giovani dal Pronto soccorso.

30 Settembre 2024

Solo tre posti su dieci sono coperti nelle scuole di specialità della medicina di emergenza. I sindacati: la politica deve pensare a una riforma dei percorsi post-laurea.

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.