Le nostre proposte al governo Draghi per il futuro dell’Italia
Lo ha detto il presidente dell’Ungdcec aprendo il Congresso 2021 a Roma: “Nasce la figura del commercialista resiliente”
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“Riconoscere la figura del dottore commercialista quale intermediario abilitato nelle fasi di progettazione e di supporto alle imprese e alla pubblica amministrazione; prevedere un obbligo di certificazione da parte di un professionista iscritto all’Albo dei dottori commercialisti per tutte le richieste di erogazione legate al Pnrr; ammettere in tutti i bandi, tra le spese ammissibili alle agevolazioni, i costi sostenuti per studio di fattibilità e consulenza economico-finanziaria. Sono le principali proposte che l’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili recapiterà al governo Draghi”.
Lo ha detto Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, aprendo il congresso 2021 dell’Unione, intitolato “Il ruolo del giovane commercialista nella costruzione del futuro del nostro Paese”, che si è svolto presso il centro Roma Eventi (Piazza di Spagna).
“Le proposte, ne siamo convinti, andrebbero a snellire la fase dei controlli da parte delle pubbliche amministrazioni competenti, garantendo una maggiore velocità nell’erogazione delle risorse a beneficio delle imprese e della collettività. Un’altra idea riguarda l’introduzione della figura del “commercialista resiliente”, che si specializzi esclusivamente sul Pnrr e sia in grado di accompagnare le imprese e gli enti nell’attuazione di tutte le singole misure del piano”.
“Da qui ai prossimi dieci, vent’anni – ha evidenziato De Lise – i dottori commercialisti dovranno inoltre ragionare su come rendere di nuovo attrattiva la professione. Pensare a un modo nuovo di rapportarsi all’interno e all’esterno della categoria è una priorità. La differenza la farà la visione: dovremo proporre soluzioni innovative e sostenibili, cambiare metodo, essere al passo con i tempi e non arroccarci più su posizioni che non hanno portato risultati significativi”.
Francesco Paolo Sisto, sottosegretario al ministero della Giustizia, ha affermato: “Il ruolo del commercialista troppo spesso è confuso, uno dei nostri primi compiti è migliorarne la sicurezza. Come? Con la trilogia competenza, formazione e mercato. Per una nuova legalità condivisa: non più contrapposizioni, ma una sinergia comune. Un’altra sfida riguarda l’equo compenso: crediamo che il professionista abbia diritto a un equo compenso secondo tariffa. E aggiungo anche l’aggiornamento delle tariffe professionali. Sono norme approvate all’unanimità in commissione e ci fanno capire come i professionisti siano tornati di moda in Parlamento”.
Ernesto Maria Ruffini, direttore Agenzia delle Entrate, ha sottolineato: “Viviamo un momento delicato e importante, che ci farà capire molto sul futuro dell’Italia. C’è tanto da fare, serve un lavoro in sinergia tra le parti. Agenzia delle Entrate è un macro-mondo che sta cercando di dare un contributo, seppur tra le mille difficoltà legate alla pandemia”.
Il procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, ha rimarcato l’importanza dei commercialisti “quale motore dell’andamento legale delle imprese in Italia. Abbiamo settori gravemente a rischio di infiltrazioni mafiose, serve il contributo dei professionisti per costruire una nuova sensibilità sul tema dell’etica e dal rispetto delle regole”.
Tommaso Nannicini, presidente della commissione parlamentare per il Controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, si è soffermato sulla riforma fiscale: “All’Italia serve innanzitutto un fisco più semplice. E poi penso a una riduzione del carico impositivo sui redditi da lavoro e alla ricerca della migliore equità orizzontale e verticale”.
Di Dl Malattia del professionista ha parlato Andrea De Bertoldi, segretario commissione Finanze e Tesoro: “L’ultima recentissima novità riguarda il fatto che, dopo molte riunioni, la copertura finanziaria inizialmente di 234 milioni, si è ridotta a 20, 30 milioni. È un passo importante per eliminare dall’impasse questo disegno di legge così importante per i professionisti”.
Donatella Conzatti, segretario della V Commissione permanente (Bilancio) al Senato, ha affermato: “I commercialisti possono giocare un ruolo decisivo, sono chiamati a essere interpreti, innovatori e accompagnatori. Il Pnrr deve essere riempito di contenuti e dobbiamo investire sui nostri talenti, uomini, donne e giovani, per costruire costruire l’Italia del futuro”.
Chiara Gribaudo, componente XI commissione (Lavoro pubblico e privato) Camera dei deputati, ha rimarcato come “serve coraggio per superare certi conservatorismi sbagliati. Transizione ecologica e digitale cambieranno il mercato del lavoro: serviranno attitudine allo studio e alla formazione, e il miglioramento del sistema di welfare per non lasciare indietro nessuno”.
Per Alberto Luigi Gusmeroli, vicepresidente VI Commissione (Finanze) Camera dei deputati, “in Italia abbiamo 800 leggi fiscali sovrapposte e spesso incomprensibili, il sistema è squilibrato e complesso. Semplificare è possibile, ma servono coraggio e volontà. Due componenti importanti per raggiungere gli obiettivi che ci consentano di rendere il Paese moderno ed efficiente”.
Ai lavori, moderati dalla giornalista Simona D’Alessio, sono intervenuti anche Riccardo Di Stefano, presidente Giovani Confindustria; Stefano Distilli, presidente Cdc; Marco Natali, presidente Fondoprofessioni; Gaetano Stella, presidente Confprofessioni; Francesco Puccio, presidente Fondazione Centro Studi Ungdcec; Claudio Siciliotti, past president Cndcec; Gianmaria Feleppa, founder e Ceo UCapital Group; Deborah Righetti, componente Cda Fondazione Centro Studi Ungdcec; Emanuele Serina, segretario Ungdcec; Matteo Balestra, Carlo De Luca e Francesco Savio, componenti giunta nazionale Ungdcec.
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