Architetti. Crisi grave, ma si aprono opportunità
Miceli (presidente Consiglio nazionale) a conferenza Ordini
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“I prossimi cinque anni saranno decisivi per la nostra categoria professionale”, perché “veniamo da una fase di crisi, aggravata ulteriormente dall’emergenza sanitaria” da Covid-19. Però, “si aprono nuove possibilità che riguardano il nostro Paese e l’Europa”, dunque spetterà “a noi mettere in campo una strategia nuova ed una capacità innovativa” che metta “la qualità al centro del futuro del nostro territorio”.
A parlare così il presidente del Consiglio nazionale degli architetti Francesco Miceli, aprendo stamani, all’Auditorium del Massimo, a Roma, la Conferenza nazionale degli Ordini della categoria; eletto nel maggio scorso, per il quinquennio 2021/2026 guiderà una comunità professionale che conta 153.692 iscritti ai 105 Ordini territoriali, di cui 65.391 donne e 88.301 uomini. Il numero uno dei professionisti ha evidenziato il “calo del mercato lavorativo relativo ai servizi per la progettazione”, e “al netto della ‘bolla’ Superbonus 110%, il mercato si è dimezzato del 50%”, pertanto “noi dobbiamo lavorare per allargarlo, costruendo un Piano nazionale per il lavoro”, ha concluso Miceli.
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