Architetti. Serve una legge sull’architettura per la società
Miceli (presidente nazionale), 'non norma per nostra categoria'
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Il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori Francesco Miceli, nel corso della Conferenza degli Ordini della categoria, ha espresso le sue opinioni sulla Legge per l’Architettura, che si punta a realizzare, a partire dalle Linee guida di cui ha discusso con il titolare del ministero della Cultura Dario Franceschini, il mese scorso. “Non una Legge per gli architetti, ma una legge per la società”, l’ha definita, in un faccia a faccia con il direttore generale Creatività contemporanea del ministero di via del Collegio romano, Onofrio Cutaia che ha sottolineato, recita una nota, come il dicastero sia pronto per accogliere una specifica struttura tecnico-amministrativa in grado di accelerare il processo di predisposizione della Legge.
“Per una Legge utile al Paese – ha detto ancora Cutaia, rivolgendosi alla platea degli architetti – sarà indispensabile discutere con voi, già da settembre, i capisaldi che la caratterizzeranno: solo così avremo una norma davvero utile alla crescita culturale del Paese”, si legge, infine.
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