Agrigento, scovati 77 «furbetti» del reddito di cittadinanza: danno da 750mila euro.
Uno di loro picchia l'imprenditore che voleva assumerlo: «Così lo perdo»
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Dopo due mesi di controlli serrati dei carabinieri di Agrigento sono emersi decine di «furbetti» del reddito di cittadinanza. Sono 77 le persone che percepivano indebitamente il sussidio. Quasi tutti erano consapevoli di non aver alcun diritto per percepirlo.
Lo sapevano molti pregiudicati, alcuni finiti agli arresti domiciliari, dediti allo spaccio di stupefacenti o reati come futo o scippo. E lo sapevano pure i componenti di una famiglia, madre e figlia, che nonostante lavorassero in una pizzeria sul litorale preferivano essere pagate in nero pur di continuare ad ottenere il contributo statale.
A Naro, un centro della provincia agrigentina, un imprenditore era stato addirittura malmenato da un suo operaio perché non voleva essere regolarizzato con una formale assunzione ma preferiva continuare a lavorare senza alcun contratto pur di conservare il sostegno economico.
Ma erano davvero tanti i modi per cercare di truffare lo Stato: c’era chi «dimenticava» di attestare la propria posizione giuridica e chi dichiarava di avere la residenza nella provincia di Agrigento ma in realtà da anni viveva altrove. Somme dunque percepite illecitamente, oltre 750 mila euro quelle quantificate dai militari dell’arma che hanno attivato l’ufficio dell’Inps per il recupero coattivo e la revoca del sostegno.
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