Anno: XXV - Numero 217    
Martedì 26 Novembre 2024 ore 13:30
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Disservizi nella prenotazione degli accessi presso la Corte di Cassazione

Aiga esprime forte disappunto per l’attuale sistema di regolamentazione degli accessi all’interno della Suprema Corte di Cassazione

Disservizi nella prenotazione degli accessi presso la Corte di Cassazione

Infatti, come può agevolmente riscontrarsi attraverso la consultazione della pagina web di prenotazione degli accessi in Corte di Cassazione  (Applicazione“Ufirst”) è impossibile per l’avvocato reperire “slot” liberi finalizzati a svolgere direttamente gli adempimenti di cancelleria (iscrizioni a ruolo, costituzioni, consultazione dei fascicoli, ecc.).

Numerosi Colleghi hanno segnalato di aver interpellato telefonicamente l’Ufficio Relazioni con il Pubblico dal quale hanno appreso che l’anzidetto disservizio dipende dalle massive prenotazioni di accessi da parte di agenzie di servizi private, le quali, così facendo, hanno creato una situazione di sostanziale monopolio, che costringe gli avvocati a rivolgersi necessariamente alle stesse agenzie per l’evasione degli improrogabili adempimenti in Corte di Cassazione.

I suddetti disservizi, com’è logico, danneggiano gravemente tanto gli avvocati, impossibilitati a svolgere pienamente le proprie funzioni difensive, quanto i cittadini, su cui ricadono i costi ulteriori derivanti dall’intermediazione dalle agenzie private.

La descritta situazione è oltremodo intollerabile poiché coinvolge gli Uffici apicali della giurisdizione, che dovrebbero costituire un modello organizzativo per tutte le altre articolazioni giudiziarie e consentire all’Avvocato di esercitare il proprio ministero con decoro e dignità.

Ciò premesso, l’Aiga rivolge istanza alle Dirigenze affinché venga rimodulato l’intero sistema di prenotazione degli accessi alle cancellerie, limitando il numero di “slot” prenotabili da parte delle agenzie di servizi private e imponendo alle stesse di indicare le generalità degli avvocati per conto dei quali prenotano l’accesso, onde scongiurare un uso strumentale del sistema di prenotazione telematica, che, al netto di tali criticità, rappresenta un efficace ausilio per la classe forense.

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