Crediti Ecm, ecco come comunicare l'autoformazione Ecm, si fa strada l’autoformazione.
Ecco di cosa si tratta
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Leggere libri oggi può portare fino a 30 crediti Ecm a tutto il 2019. Il Manuale sulla Formazione continua del Professionista Sanitario dal 1° gennaio di quest’anno porta dal 10% al 20% il fabbisogno di crediti acquisibili con tale modalità nei tre anni del triennio formativo 2017-19. Lo ha deciso una delibera della Commissione Nazionale Formazione continua-Cnfc uscente a fine 2018. La stessa delibera, del 27 settembre 2018, ha sancito che per questo triennio il sanitario (medico, infermiere, appartenente alle 22 professioni sanitarie di cui alla legge Lorenzin 3/18) deve assolvere da discente di eventi Ecm almeno il 40% del proprio fabbisogno formativo di crediti nel triennio, al netto di possibili riduzioni da esoneri (gravidanze, master etc) mentre il residuo 60% può essere maturato anche con docenze in eventi Ecm o “formazione individuale”. Quest’ultima può consistere in: attività di ricerca scientifica (pubblicazioni scientifiche, sperimentazioni cliniche); tutoraggio individuale; formazione individuale all’estero; autoformazione vera e propria. A sua volta, l’autoformazione consiste nella lettura di riviste scientifiche, di capitoli di libri e di monografie non accreditati come eventi Ecm. Federazioni ed Ordini possono prevedere ulteriori tipologie in base alle esigenze di specifiche professioni. Il professionista può ottenere il riconoscimento di queste attività facendo domanda al proprio Ordine o collegandosi al sito Cogeaps. Qui presenterà un’autocertificazione firmata per ottenere crediti che vengono attribuiti su un criterio temporale, 1 ora di impegno corrisponde a 1 credito ECM. Di conseguenza saranno valorizzabili al massimo 30 ore per un obbligo formativo individuale di 150 crediti. Per caricare i crediti su cogeaps.it, ci si può registrare (http://application.cogeaps.it/cogeaps/registrazioneProfessionista.public) o ci si rivolge all’operatore dell’Ordine. Nel primo caso, avuto accesso alla schermata delle partecipazioni Ecm, si seleziona il pulsante “crediti individuali” e quindi le singole di tipologie di formazione individuale che possono dar luogo al riconoscimento di crediti Ecm. Occorre selezionare il campo “inserisci crediti autoformazione”. Nella schermata successiva si sceglie se aggiungere i crediti a quelli di autoformazione 2011-16 o al triennio successivo inserendo data inizio e data fine dell’attività di autoformazione, obiettivo formativo, ore impegnate, tipo di autoformazione (materiali durevoli/letture scientifiche) , descrizione del materiale ( titolo/autore/editore del testo studiato), professione e disciplina del professionista. Tutto entra in un’autocertificazione, generata dal sistema, che il Professionista può scaricare nella schermata successiva. Una volta spedita, la richiesta è completa e potrà essere analizzata e, se corretta, validata. L’attribuzione dei crediti Ecm avviene da parte dell’Ordine o del Cogeaps, gli stati possibili delle richieste sono: ATT = in attesa di completamento, Prof = Inserito da professionista, RIF = Rifiutata, OK = Accettata Il Cogeaps comunicherà l’eventuale esito negativo della procedura al professionista e fornirà indicazioni su come procedere al corretto inserimento. Se tutto va bene, il sistema calcola in automatico il limite raggiunto del 20% dell’obbligo formativo (anche sui crediti 2011-16 se l’autoformazione è stata utilizzata per il triennio precedente). In caso di malfunzionamento o blocco del sistema di self provisioning, il professionista puoÌ inviare via mail la documentazione e il Cogeaps può inserire manualmente l’attività di autoformazione. L’operatore compilerà i campi, secondo quanto autocertificato dal richiedente, allegando la documentazione ricevuta.
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