Il regno della stupidità universale
Se Asterix diventa un pericolo razzista
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Nel Regno della Stupidità Universale i capi che si sono installati al comando sono anche molto feroci. In Canada – e il fatto è uscito sui media solo a due anni di distanza, a dimostrazione che le talpe oscurantiste agiscono da molto tempo – hanno bruciato, letteralmente bruciato cinquemila libri per ragazzi, compresi Asterix e Tintin.
La colpa? Sarebbero offensive nei confronti della popolazione indigena. È grottesco, ma è così. Nella storia si sono bruciati, letteralmente bruciati, milioni di libri. I fanatici hanno appiccato il fico per annientare eresie, dissensi, devianze. I roghi hanno illuminato le notti del totalitarismo e della censura.
Ma pensare che nella tollerante Canada un gruppo di pasdaran carichi di una responsabilità pubblica nel settore dell’educazione scolastica abbiano potuto replicare le gesta degli incendiari della biblioteca di Alessandria, del falò delle vanità acceso dai piagnoni di Savonarola, dei sicari scatenati di Hitler e di Mao, delle bande di energumeni di Kabul e di Teheran, tutto questo non permette di sorridere dell’idiozia di questa nuova, pericolosa e grottesca, inquisizione. Giù le mani da Asterix.
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