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Impennata di contagi tra medici e infermieri nell’ultimo mese.

Iss: “Vaccini efficaci ma meno su Delta”.

Impennata di contagi tra medici e infermieri nell’ultimo mese.

Se nella popolazione generale i contagi da Covid-19 appaiono in questo momento sotto controllo e la situazione epidemica in Italia è definita favorevole dagli esperti, dati in controtendenza si registrano invece per gli operatori sanitari tra i quali le infezioni sono in aumento raggiungendo quota 1.444 negli ultimi 30 giorni.

Un quadro che preoccupa anche alla luce della variante Delta del virus SarsCoV2, ormai dominante e rispetto alla quale i vaccini appaiono perdere leggermente di efficacia.

La vaccinazione resta però l’arma principale contro la pandemia e per questo si spinge sul completamento del ciclo e sulle terze dosi, che entro l’anno potrebbero estese a tutti.

I numeri aggiornati dei contagi tra i sanitari arrivano dall’ultimo Report esteso dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che segnala come questa settimana siano 371 le nuove infezioni tra questi operatori rispetto ai 306 casi della settimana precedente (pari al 3,6% del totale dei casi nella popolazione).

Complessivamente, sono 144.812 i casi di Covid registrati tra gli operatori sanitari, di cui 1.444 nell’ultimo mese.

A partire dalla seconda metà di agosto, il numero di casi nella popolazione generale, spiega l’Iss, ha registrato una forte diminuzione, mentre è in aumento il numero di casi settimanale notificati appunto fra i sanitari.

Questa nuova impennata di infezioni, sottolinea il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli, «potrebbe essere riconducibile al fatto che i sanitari sono stati i primi ad essere vaccinati e dunque potrebbero essere ora più a rischio perchè è finito, per loro, il periodo di massima efficacia del vaccino.

Questo è il motivo per cui la terza dose è più che mai necessaria per la nostra categoria». In questi giorni, conferma Anelli, «la somministrazione delle terze dosi ai sanitari sta procedendo e penso che entro fine novembre sarà completata per tutta la categoria».

Quanto all’estensione della terza dose a tutta la popolazione, una previsione arriva dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa: «Non spetta alla politica decidere a chi e quando somministrarla, attendiamo le indicazioni scientifiche.

Ad oggi abbiamo indicazioni che ci dicono di procedere con gli over-60, oltre alle altre categorie indicate, ma dopo credo che sia ragionevole pensare che già entro fine anno si procederà all’estensione della platea e si arriverà probabilmente a dare la terza a tutta la platea dei vaccinabili».

Centrale resta anche la questione dell’utilizzo del green pass ed a questo proposito Costa ha chiarito che ne sono stati già scaricati 105 milioni e che quando si sarà raggiunta la quota del 90% di vaccinati, si potranno rivedere le misure restrittive tra cui anche l’applicazione della carta verde.

Si continua dunque a spingere sulla campagna vaccinale e l’Iss conferma che l’efficacia dei vaccini anti-Covid resta alta, anche se un leggero calo si registra rispetto alla variante Delta.

In generale, afferma infatti l’Iss, «sebbene si osservi una diminuzione dell’efficacia nella fase epidemica da Delta, l’efficacia preventiva nei confronti di ricoveri (92% nella fase Delta contro 95% nella fase da variante Alfa), terapie intensive (95% fase Delta vs 97% fase Alfa) e decessi (91% fase Delta vs 97%) rimane alta».

Ed in un quadro generale che resta comunque favorevole, il matematico Giovanni Sebastiani del Cnr rileva tuttavia come in 30 delle 107 province italiane l’incidenza dei positivi negli ultimi sette giorni sia aumentata almeno del 40% rispetto a quella dei sette giorni precedenti e in altre 17 l’aumento è compreso fra il 20% e il 40%.

In 8 delle 30 province l’incidenza è superiore a 50 casi a settimana per 100.000 abitanti.

Il valore più alto è a Trieste.

Da Assocarenews

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