Allarme notai, 'fake news' che non siamo risorsa Paese

“È una fake news che il Notariato non sia una risorsa per questo Paese: esercitiamo moltissime funzioni su delega dello Stato e, per questo, ce ne sentiamo a tutti gli effetti parte”, tra queste “diamo pubblica fede agli atti, svolgiamo il controllo antiriciclaggio”, visto che “i notai raggiungono il 91% delle segnalazioni tra tutti i professionisti”, e “contrastiamo l’abusivismo edilizio e l’evasione fiscale, riscuotendo, senza agio e per conto dello Stato, tributi indiretti per circa 4 miliardi di euro all’anno”. A parlare così, dal palco del 55° congresso, la presidente del Consiglio nazionale del Notariato Valentina Rubertell, evidenziando come la categoria garantisca “la deflazione del contenzioso, attraverso la prevenzione delle liti”.

E, ha proseguito, “una ‘fake news’ che il progresso della tecnologia ‘blockchain’ e della intelligenza artificiale, dell’identità digitale certificata soppianterà il ruolo del notaio.

Il Notariato del 2021 non solo non ha paura della digitalizzazione come foriera del rischio di disintermediazione, ma al contrario ritiene, questo da anni, che la tecnologia, correttamente utilizzata, in funzione ancillare, può senza dubbio contribuire a rendere più efficace e performante la propria prestazione professionale”, purché, ha evidenziato Rubertelli, non si perda di vista un principio fondamentale: “Se la funzione pubblica è il risultato di una delega conferita da parte dello Stato, non si può tradire questa fiducia subdelegandola a nostra volta ad una macchina”.