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Decreto legge 146/2021 A.S. 2426

Audizione dell’Anc in Commissione Finanze al Senato

Decreto legge 146/2021 A.S. 2426

Nell’ambito dell’esame del disegno di legge n. 2426 (Conversione in legge del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili) si è svolta ieri dinanzi alla Commissione 6ª (Finanze e tesoro) del Senato, presieduta dal Sen. Luciano D’Alfonso e alla presenza del Sen. Emiliano Fenu, relatore del provvedimento al Senato, l’audizione dell’Associazione Nazionale Commercialisti.

 Il Presidente Marco Cuchel, nell’evidenziare l’importanza delle misure contenute nel provvedimento, ha esposto le criticità di alcune di queste, ravvisando l’opportunità di interventi migliorativi.

Per l’art. 1 (rimessione in termini per la rottamazione-ter e saldo e stralcio) il termine del 30 novembre 2021, per il pagamento in una unica soluzione delle rate scadute ai fini della rimessione in termini, è considerato non congruo, ed è stata ravvisata l’opportunità di concedere un arco di tempo maggiore per consentire ai contribuenti il pagamento delle somme dovute.

In merito all’art. 2 (estensione del termine di pagamento per le cartelle di pagamento notificate nel periodo dal 1° settembre 2021 al 31 dicembre 2021) è stata rappresentata l’opportunità che anche le cartelle notificate dall’agente di riscossione dopo il 31 dicembre 2021 possano beneficiare della dilazione fino a 150 giorni per il pagamento. Il periodo che si sta attraversando è un periodo straordinario i cui effetti economici si faranno sentire anche nel lungo periodo, e a giudizio dell’Associazione è ragionevole pensare di includere nella misura le cartelle notificate almeno fino al 31 dicembre 2022.

In considerazione di quanto previsto dal decreto all’art. 3 (estensione della rateazione per i piani di dilazione), l’Anc ha voluto richiamare l’attenzione sull’assenza di misure per i contribuenti che non hanno onorato le rateizzazioni relative agli avvisi di irregolarità o relative agli atti di accertamento con adesione, e ha quindi avanzato la proposta dell’introduzione della rimessione in termini anche per tali fattispecie. 

In materia di riversamento del credito d’imposta (art. 5 commi 7-12), è stata evidenziata l’opportunità di riconoscere ai contribuenti lo strumento della compensazione, permettendo loro di utilizzare per il riversamento gli altri crediti d’imposta eventualmente spettanti.

Dell’art. 5 comma 14, che include nel novero dei soggetti abilitati alla trasmissione e all’apposizione del visto di conformità sulle dichiarazioni annuali gli iscritti nel registro dei revisori legali, l’ANC ha ravvisato l’opportunità della sua abrogazione.

In merito a questo il Presidente Cuchel ha fatto richiamo alla specifica competenza fiscale e tributaria dei soggetti abilitati alla trasmissione delle dichiarazioni annuali e al rilascio del visto di conformità, competenze che non appartengono al profilo professionale dei revisori legali. Inoltre i commercialisti e i consulenti del lavoro, soggetti dalla legge già abilitati al rilascio del visto di conformità, a differenza dei revisori legali, sotto sottoposti alla vigilanza di un ordine professionale e al rigoroso rispetto di norme deontologiche, entrambe condizioni che costituiscono una garanzia nei confronti dei cittadini contribuenti.

Rispetto al superamento dell’esterometro trimestrale a partire dal 1° gennaio 2022, è stata avanzata la proposta di mantenere la scadenza trimestrale con i relativi attuali adempimenti per i soggetti contribuenti che non sono interessati alle precompilate predisposte dall’Agenzia delle Entrate, tra le quali registri Iva e liquidazioni periodiche.  

Infine il Presidente Cuchel ha auspicato che il baratto finanziario diventi presto operativo.  La compensazione multilaterale dei crediti e debiti commerciali derivanti da fatture elettroniche, una misura sostenuta e portata avanti da ANC e da Confimi Industria, è stata infatti introdotta dalla legge di bilancio 2021, ma si è ancora in attesa  dei provvedimenti attuativi. Si tratta di una misura innovativa che potrà costituire un valido strumento a sostegno delle imprese, anche considerata l’attuale crisi di liquidità.

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