Pa. Firmato un protocollo d'Intesa con il Consiglio Nazionale Forense
La nuova Pa - ha evidenziato il ministro Brunetta - prenderà forma anche grazie al supporto e alle indispensabili competenze degli avvocati: lavorare per la Pubblica amministrazione
“Il protocollo d’Intesa con il Consiglio Nazionale Forense (Cnf) segna una nuova tappa per l’implementazione dei servizi di inPA, il nuovo Portale nazionale del reclutamento. Ringrazio la presidente Maria Masi per la disponibilità a collaborare attivamente alla nostra iniziativa a sostegno della efficace realizzazione del Pnrr, coinvolgendo la platea potenziale degli oltre 247.000 iscritti all’Albo. Gli avvocati italiani sono un patrimonio prezioso e voglio chiedere a ognuno di loro, ai più giovani come ai più esperti, di accettare la sfida del rilancio del Paese e di mettersi al servizio della realizzazione degli obiettivi contenuti nel Recovery Plan”. Così il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, in occasione della firma del protocollo d’intesa con il Consiglio Nazionale Forense, oggi a Palazzo Vidoni.
“La nuova Pa – ha evidenziato il ministro – prenderà forma anche grazie al supporto e alle indispensabili competenze degli avvocati: lavorare per la Pubblica amministrazione e, quindi, costruire la nuova Italia grazie al Pnrr deve diventare un punto di orgoglio anche per i liberi professionisti. La moneta di scambio è il valore aggiunto di un’esperienza di alto profilo che arricchisce il proprio bagaglio lavorativo, con l’impegno sul campo per sciogliere i nodi della burocrazia e far camminare spediti i progetti e gli investimenti. Il messaggio che stiamo lanciando attraverso le intese con il mondo delle professioni è che ognuno può fare la sua parte. Siamo in una fase eccezionale della storia del nostro Paese: abbiamo l’opportunità di aggredire le nostre debolezze strutturali e di liberare, con le riforme, il nostro potenziale di crescita. Nessuno si tiri indietro davanti a questa occasione senza precedenti. Tutto il Governo Draghi e anche la nostra Pubblica amministrazione, con i suoi 3,2 milioni di dipendenti, sono ogni giorno impegnati nella costruzione di una nuova Italia. A questo cantiere aperto serve anche il contributo degli avvocati”.
“Contribuire mettendo a disposizione ruolo e competenze degli avvocati alla buona riuscita dei progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza ha affermato la presidente facente funzioni del Cnf, Maria Masi – è un’opportunità importante per il Paese, per i professionisti e anche per la classe forense. Obiettivo del protocollo è di consentire e agevolare il conferimento di incarichi professionali agli avvocati all’interno della Pubblica amministrazione con l’individuazione di competenze specifiche necessarie alla realizzazione dei progetti del Pnrr. Con questo accordo il Consiglio Nazionale Forense si impegna, inoltre, a promuovere presso i Consigli degli Ordini degli avvocati il flusso informativo delle occasioni di accesso e selezione, oltre che di monitoraggio, anche attraverso l’integrazione delle banche dati per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro pubblico”.
Il protocollo impegna le parti a collaborare attivamente dal punto di vista tecnico e organizzativo per incrementare le opportunità professionali per gli iscritti al Portale del reclutamento “inPA”, il nuovo spazio digitale dedicato al lavoro pubblico, realizzato dal Dipartimento della Funzione pubblica in collaborazione con Almaviva. L’obiettivo principale è individuare e coinvolgere il maggior numero possibile di professionalità e alte specializzazioni nelle procedure indette dalle pubbliche amministrazioni per la selezione del personale necessario alla realizzazione dei progetti del Pnrr. L’intesa sottoscritta oggi con il Consiglio Nazionale Forense si aggiunge ai protocolli già firmati nei mesi scorsi, coinvolgendo milioni di professionisti, ordinistici e non ordinistici, in tutto il Paese: il 16 luglio con ProfessionItaliane, il 4 agosto con Assoprofessioni e con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, da ultimo, il 27 ottobre scorso, i due accordi con i professionisti del Colap e i dottorandi e dottori di ricerca del Sidri.
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