Il 55° Congresso nazionale del notariato
Si è appena concluso in Roma sotto gli auspici di un bellissimo messaggio augurale del presidente Mattarella alla presenza del Ministro della Giustizia, delle più alte cariche istituzionali e dei rappresentanti di tutte le forze politiche il 55° congresso nazionale del Notariato.
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Congresso svoltosi, ovviamente, per lo più a distanza, ma con un collegamento massiccio contemporaneo di oltre 3500 notai collegati in diretta streaming.
Nonostante la modestia comunicativa del sistema stesso di trasmissione streaming, il 55° congresso si è rivelato come uno dei più brillanti degli ultimi anni.
Grazie al Presidente Rubertelli e alle numerose battaglie vinte dai componenti del Consiglio Nazionale, negli uffici e nelle case di migliaia di notai sono risuonati fortissimi i principi annunciati nella conferenza del Presidente Rubertelli.
E’ una fake news quella secondo la quale affidare i controlli al notaio sia un ritorno al medioevo e costituisca fattore di rallentamento dei traffici economici e giuridici.
E’ una fake news che il notaio esista solo in Italia e che i sistemi di Common Law siano più efficienti di quelli di Civil Law, come dimostra non solo la presenza del Notariato latino in 22 paesi su 27 e negli 89 paesi del mondo più industrializzati, ma anche per il fatto che ormai anche nei paesi di Common Law si diffonda la figura del giurista unico, in luogo dei due avvocati, che ricorda molto quella del notaio Latino.
E’ una fake news quella secondo cui la categoria non sia sufficientemente digitalizzata e al passo con i tempi essendo invece il notariato italiano tra le professioni più all’avanguardia sotto il profilo tecnologico e informatico.
E’ un’altra fake news che il progresso della tecnologia blockchain e della informatica soppianterà il ruolo del notaio perchè nessuna macchina, nessun software, nessun sistema, potrà svolgere le funzioni di un soggetto in carne ed ossa, che dia garanzie, che si prenda la responsabilità delle proprie decisioni.
E’ una fake news quella secondo la quale la costituzione delle società a responsabilità limitata “fai da te” sia equivalente e sostituibile a quello della costruzione della società tramite un notaio, come ricorda peraltro la stessa direttiva UE in tema di srl online, che richiede espressamente un preventivo controllo di legalità da parte di una autorità terza.
E’ una fake news che i notai difendano surrettiziamente delle rendite di posizione, perché, anzi, compiono esattamente il contrario svolgendo continuamente una funzione propositiva in termini di riforme.
I notai hanno difeso e ribadito con forza il loro essere pubblici ufficiali, fedeli servitori dello Stato, a disposizione dello Stato e della pubblica utilità, ma nel far ciò hanno difeso il Paese dalle false credenze antiprofessionali, secondo le quali il professionista può essere sostituito da un dilettante o addirittura accantonato senza danno!
Sono i professionisti tutti che sono al fianco di chiunque voglia semplificare, ma deve trattarsi di semplificazioni vere, non politiche, non sfrenate o di facciata, e regolate in modo da non mettere a rischio la sicurezza e la legalità del paese.
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