Equo compenso: Meloni, disponibile a modifiche ddl al Senato
Testo a prima firma leader FdI di recente approvato alla Camera
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“Sono assolutamente disponibile, sono sempre stata disponibile a vedere tutto quello che può non tornare, perché è una norma che io ho pensato, che noi abbiamo voluto, e che abbiamo portato in Parlamento e sulla quale abbiamo raccolto un consenso trasversale” per “aiutare e valorizzare le categorie professionali”.
Così la leader di FdI Giorgia Meloni risponde a una domanda sull’ipotesi di correzioni al disegno di legge sull’equo compenso per le prestazioni professionali, varato alcune settimane fa alla Camera, e ora al vaglio del Senato.
Il testo, che porta la sua prima firma, è stato criticato da parte delle categorie professionali in alcuni punti, uno su tutti quello che dà facoltà agli Ordini di sanzionare il libero professionista che non rispetta l’equo compenso, e non il cliente che offre una remunerazione non giusta. “Se ci sono delle cose che non funzionano, abbiamo sempre l’umiltà di confrontarci con chi questi problemi li conosce meglio di noi. Tutto quello che non è dilatorio – sottolinea – perché chiaramente abbiamo un interesse, alla fine, a portare a casa la norma” può andare bene per la presidente di FdI che, a margine del congresso dei notai, osserva come ciò che “viene proposto su base di merito, e che è sensato, io sono assolutamente disponibile ad accoglierlo”.
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