Discussioni infinite, e anche stucchevoli, su quota 100 senza pensare a quota zero
Quota zero sarà la pensione delle giovani generazioni a causa della tardiva entrata nel mondo del lavoro, di carriere discontinue e frammentate, del sistema contributivo che regala pensioni bassissime per chi non ha redditi altissimi.
In evidenza
Fatti la pensione integrativa, blandisce l’industria della finanza, con il rischio di finire tutti al cigno verde, dopo quello nero.
E le risorse dove le trovo, devo andare a rubarle?
Ma leggere il capitolo XII del Libro di Collodi non sarebbe opportuno?
Bisogna sapere che nel Paese dei Barbagianni c’è un campo benedetto, chiamato da tutti il campo dei miracoli.
“Tu fai in questo campo una piccola buca e ci metti dentro, per esempio, uno zecchino d’oro. Poi ricopri la buca con un po’ di terra l’annaffi con due secchie d’acqua di fontana, ci getti sopra una presa di sale, e la sera te ne vai tranquillamente a letto. Intanto, durante la notte, lo zecchino germoglia e fiorisce, e la mattina dopo, di levata, ritornando nel campo, che cosa trovi? Trovi un bell’albero carico di tanti zecchini d’oro quanti chicchi di grano può avere una bella spiga nel mese di giugno”.
Nel frattempo i Parlamentari che pensano con molta attenzione alle pensioni, ma le loro, garantiscono stabilità quantomeno sino al 22 settembre 2022, come ha ben spiegato in questi giorni Carlo Cottarelli!
E vissero tutti felici e contenti.
Il Governo, con la recentissima Legge di bilancio, ha risolto il problema di INPGI, la Cassa previdenziale dei giornalisti dipendenti sull’orlo della bancarotta, facendola confluire nell’INPS.
Questo accadimento dovrebbe far drizzare le antenne a tutti i professionisti italiani, ma questo non avviene per il disinteresse alla previdenza, salvo piangere al momento del pensionamento!
Come hanno scritto Tito Boeri e Roberto Perotti su www.lavoce.info , Salviamo le pensioni dei giornalisti ma anche quelle dei giovani, c’è, infatti, una fragilità strutturale nel sistema delle Casse che comporta un’eccessiva concentrazione del rischio perché riguarda professioni molto specifiche. Se il settore e la professione vanno in crisi, la cassa diventa non più sostenibile perché si riducono i contribuenti, che pagano le pensioni a chi si è ritirato dalla vita attiva. Il vantaggio di portare una cassa all’INPS risiede proprio nel permettere una maggiore condivisione del rischio. Ma questa condivisione del rischio richiede che si adottino regole comuni nel calcolo delle prestazioni, non solo di quelle future, ma almeno in parte anche di quelle in essere. Se l’Inpgi1 viene salvata senza alcun contributo dei suoi membri, è un invito a tutte le altre casse a offrire ai propri aderenti prestazioni insostenibili contando sul fatto che, prima o poi, interverrà il settore pubblico per salvarle garantendo le prestazioni in essere.
Chi seguirà i giornalisti dipendenti all’INPS?
Ogni professionista vada a studiarsi attentamente il bilancio tecnico della propria Cassa di appartenenza per comprendere esattamente i termini della questione.
Come ha giustamente detto il Collega Nunzio Luciano, allora Presidente di Cassa Forense, alla Commissione Bicamerale di Controllo sugli Enti previdenziali “Noi dipendiamo dai mercati e speriamo che lo spread non faccia brutti scherzi”.
La pensione obbligatoria di primo pilastro non può dipendere dai mercati finanziari. Punto.
Intelligenti pauca.
Da Diritto e Giustizia
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