Anno: XXV - Numero 216    
Lunedì 25 Novembre 2024 ore 13:30
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La manovra salva le villette.

Villette riqualificabili con il Superbonus, senza restrizioni in riferimento a tetti Isee o al fatto che si tratti di prima casa, fino al giugno del prossimo anno. Detrazione al 110% riconosciuta fino a dicembre se a giugno 2022 è stato realizzato almeno il 30 per cento dell'intervento previsto.

La manovra salva le villette.

L’accordo raggiunto al Senato sulla manovra, salvo sorprese dell’ultima ora, spazza dunque via le novità preannunciate e conferma il testo attuale del Superbonus che già prevede queste indicazioni in riferimento alle unità unifamiliari e la detrazione del 110 per cento fino al 2023 per i condomini, annullando di fatto la  stretta.

Le villette oggi e domani

Le scadenze per iI Superbonus sono attualmente contenute nel comma 8-bis dell’art.119 del decreto Rilancio. Questo prevede la detrazione del 110 per cento per gli interventi effettuati sugli immobili unifamiliari e sugli edifici con più unità immobiliari di un unico proprietario, di base per gli interventi realizzati fino al 30 giugno 2022. Nel testo ad oggi in vigore, in attesa dunque della forma definitiva delle modifiche della manovra, si prevede che nel caso in cui alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 60 per cento dell’intervento complessivo, il Superbonus spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. Secondo le indicazioni emerse, dunque, sembra confermata questa impostazione e anzi ridotta la quota di lavori necessaria: saranno quindi cancellate le restrizioni inizialmente previste nel testo della manovra presentata dal governo. Quindi, in conclusione, al fine di ottenere la possibilità di avere la detrazione del 110% fino al 31 dicembre del prossimo anno fa testo esclusivamente lo stato dei lavori al 30 giugno prossimo, e non già, come preannunciato, la data di presentazione della Cilas nel 2021.

Gli interventi in condominio

Per quel che riguarda i condomini, invece, la detrazione al 110 per cento, secondo l’accordo,  dovrebbe arrivare fino al 31 dicembre 2023. Si tratterebbe quindi di spostare in avanti di 12 mesi la scadenza attualmente prevista dal comma 8-bis secondo il quale per gli interventi effettuati dai condomini  e dalle persone fisiche  (quindi all’interno dei propri appartamenti) il Superbonus  per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022. Come detto nel testo attuale non c’è alcuna differenza in riferimento al fatto che la detrazione debba riguardare i soli interventi sugli edifici e non anche quelli nei singoli appartamenti, per cui a meno di una norma che dica il contrario, l’agevolazione è ammessa anche per gli interventi trainati trainati realizzati in casa propria.

Torna a 10.000 euro il tetto di spesa per il bonus mobili

Qualche altro ritocco potrebbe poi  arrivare sugli altri bonus casa, per i quali è al momento prevista la conferma con le aliquota attuali fino al 2024, accompagnata dalla possibilità di optare per sconto in fattura e cessione del credito. La novità sarebbe quella del ritorno del tetto di spesa a 10.000 euro per il bonus mobili, possibilità data praticamente per certa.  Resterebbero invece confermate tutte le altre misure restrittive imposte dal decreto antifrode, che è confluito nel testo della manovra.

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