Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
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Benzina. Paghiamo ancora la guerra di Abissinia

Mentre il prezzo della benzina vola sopra 1,8 euro al litro, è utile richiamare alla memoria come si è andato formando il prezzo nel corso dei decenni, per quel che attiene alle accise (imposte).

Benzina. Paghiamo ancora la guerra di Abissinia

Nel prezzo della benzina è compreso anche il costo per la guerra in Abissinia. Incredibile? No, è proprio così e non solo. Riportiamo qui sotto tutti gli eventi che hanno determinato un aumento delle accise sulla benzina.

* 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;

* 14 lire per la crisi di Suez del 1956;

* 10 lire per il disastro del Vajont del 1963;

* 10 lire per l’alluvione di Firenze del 1966;

* 10 lire per il terremoto del Belice del 1968;

* 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;

* 75 lire per il terremoto dell’Irpinia del 1980;

* 205 lire per la missione in Libano del 1983;

* 22 lire per la missione in Bosnia del 1996;

* 39 lire (0,020 euro) per il rinnovo del contratto degli autoferrotranviari del 2004.

Il tutto per 486 lire, cioè 0,25 euro.

 Naturalmente, la motivazione si è persa, perché l’aumento è stato assorbito come entrata ordinaria.

In un Paese civile al cessare della causa che determina una tassa cessa la tassa stessa. In Italia non è così. Alla accisa, che in sostanza è una tassa, si applica l’IVA, cioè una tassa sulla tassa. Da non credere!

Si parla di riforma fiscale. Questo sarebbe un tema che interessa tutti gli italiani.

Primo Mastrantoni, Aduc

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