Ufficio del processo: Avvocati o impiegati statali?
Urgente introdurre previsioni per la sospensione e l’incompatibilità ambientale.
In evidenza
La politica “intervenga senza indugio, attraverso ogni iniziativa legislativa volta alla sospensione dall’esercizio della professione forense degli avvocati che hanno deciso di dedicare la loro attività nell’Ufficio del Processo. E introduca un divieto di svolgere le nuove funzioni nel medesimo circondario in cui si esercita la professione di avvocato o la si è esercitata nell’ultimo semestre precedente all’immissione in servizio”. Così in una nota l’Aiga, in vista del 14 febbraio, quando prenderanno servizio gli addetti all’Ufficio del Processo, vincitori del primo concorso per l’attuazione del P.N.N.R., assunti con contratto a tempo determinato per tre anni.
“Migliaia di avvocati – sottolinea l’Aiga – confluiranno negli uffici giudiziari per svolgere funzioni di ausilio alla magistratura, dando però avvio a una serie di problematiche non di poco conto sia sotto il profilo amministrativo che con riguardo alla libertà e indipendenza della professione, senza tralasciare, da ultima, la questione dell’incompatibilità ambientale”. Per il Presidente Francesco Perchinunno “sarebbe utile, per evitare un nuovo e insolito fenomeno di forum shopping, introdurre altresì un periodo cuscinetto tra la fine del contratto a tempo determinato e la ripresa dell’attività forense, evitando così che un vero e proprio abuso di posizione dominante possa andare, nel lungo periodo, a falsare il mercato forense, e ciò specie nei piccoli fori”.
Altre Notizie della sezione
La violenza sulle donne in ambito giovanile
26 Novembre 2024Un evento degli avvocati di Roma per riflettere e agire.
Giuseppe Belcastro nuovo presidente della camera penale di Roma.
25 Novembre 2024Rappresenterà la Camera Penale di Roma per il biennio 2024/2026. Succede a Gaetano Scalise che con grande impegno e passione ha guidato fino ad oggi i penalisti.
Immunità di toga: in Italia chi sbaglia non paga
25 Novembre 2024Responsabilità civile dei magistrati, il deputato di Forza Italia, Enrico Costa critica la norma attuale: via di fuga dagli errori.