Anno: XXVI - Numero 75    
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Sgarbi alla Banca di Piacenza: «i sogni di cinello ci alleggeriscono la vita»

Il critico d’arte protagonista, davanti a un numerosissimo pubblico, dell’inaugurazione della mostra dedicata al pittore piacentino che si è tenuta al Palabanca

Sgarbi alla Banca di Piacenza: «i sogni di cinello ci alleggeriscono la vita»

«Nei quadri di Cinello troviamo una miscela di sogni, emozioni, ricordi che diventano felicità malinconica, malinconia che rende le sue opere ancor più poetiche». Così Vittorio Sgarbi – presentato dal condirettore generale della Banca di Piacenza Pietro Coppelli – nel suo intervento che ha tenuto nel corso del partecipatissimo momento inaugurale – tenutosi al PalabancaEventi, in Sala Panini, con le sale Verdi e Casaroli videocollegate – della mostra “Cinello, un sottile, felino erotismo”, curata dallo stesso critico d’arte e allestita dalla Banca di Piacenza (in occasione dell’apertura delle Celebrazioni per i 500 anni dalla posa della prima pietra della Basilica di Santa Maria di Campagna) nel Salone dei depositanti e nelle sale Carnovali, Raineri e Douglas Scotti, visitabile da martedì 5 aprile e fino a domenica 24 aprile.

«I sogni di Cinello ci alleggeriscono la vita – ha proseguito il critico d’arte, che ha detto di sentirsi piacentino onorario e onorato di venire spesso nella nostra città, “dove c’è una Banca che fa cose formidabili” -, in ogni suo quadro ha portato la sua anima segreta, il filo del suo pensiero che dobbiamo ancora comprendere del tutto. E nei suoi dipinti scorgiamo comunque la volontà di rivelarci il segreto della sua anima». Il prof. Sgarbi ha definito Cinello «lirico dalla ispirazione estenuata», raffinato e sfinito sempre, «la cui voce tenue si accorda, singolarmente, con quella di Leonor Fini: un sottile, felino, erotismo li unisce». Un artista che ha portato nei suoi lavori l’Oriente, le figure femminili, gli «Arlecchini che sembrano Arlecchine». Il critico d’arte ha quindi fatto riferimento all’intervento, pubblicato sul catalogo, di Mauro Molinaroli, che racconta l’atmosfera della Piacenza dove Cinello è cresciuto, «una città che non esiste più» ha spiegato con rammarico lo stesso Molinaroli.

Cinello (1928-1982, all’anagrafe Umberto Losi) fu allievo di Alfredo Soressi all’Istituto Gazzola dal 1942 al 1946 e frequentò poi l’Accademia di Belle Arti di Bologna. E’ considerato tra i protagonisti della scuola del fantastico di Piacenza con Foppiani, Spazzali e Armodio, ai quali era legato da un rapporto di amicizia e dal comune desiderio di uscire, come artisti, dal consueto. Fece mostre a Roma, Milano, Firenze, Pittsburg e a New York.

Al termine dell’intervento del prof. Sgarbi, i presenti – tra i quali i familiari del pittore – sono scesi nel Salone dei depositanti per vedere la mostra in anteprima, allestita da Carlo Ponzini, responsabile anche della parte grafica.

Agli intervenuti è stata consegnata copia del catalogo della mostra, che è sostenuta dalla sola Banca, non gode di alcun finanziamento pubblico e quindi non grava sulla comunità.

Come visitare la mostra

Cinello, un sottile, felino erotismo”, mostra a cura di Vittorio Sgarbi dal 5 al 24 aprile – PalabancaEventi di via Mazzini, 14. L’ingresso è libero per Soci e Clienti della Banca. Per i non clienti ingresso con biglietto nominativo scaricabile esclusivamente dal sito www.bancadipiacenza.it. Sono previste visite guidate per scuole e associazioni (prenotazioni all’Ufficio Relazioni esterne tel. 0523 542357; relaz.esterne@bancadipiacenza.it). Orari: dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19; sabato e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 (giorni di chiusura, 17 aprile). L’evento è realizzato nel rispetto delle norme anti Covid.

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