Cattedre ai Veterinari, verso la revisione dei concorsi
L'ha reso noto il Sottosegretario Rosso rispondendo all'On Doriana Sarli.
“È stata istituita presso la competente Direzione Generale una apposita Commissione Tecnica incaricata di procedere alla formulazione di una proposta di revisione e di aggiornamento delle classi di concorso per l’insegnamento nella scuola secondaria, ivi inclusi i relativi titoli di studio e di accesso”. Lo ha reso noto l’ufficio legislativo del Ministero dell’Istruzione rispondendo ad una interrogazione dell’On Doriana Sarli (Misto) per l’ampliamento degli insegnamenti accessibili con la laurea in Medicina Veterinaria.
Come noto, con la laurea in medicina veterinaria si può accedere a poche materie di insegnamento scolastico, “un’inspiegabile penalizzazione mai sanata”- secondo la deputata veterinaria che sulla sua pagina Facebook, si dichiara “molto delusa” dalla risposta. L’On Sarli aggiunge che in una precedente risposta il Ministero dell’Università si era detto “disponibile e d’accordo ad avallare questa richiesta presso tutte le sedi competenti”. In considerazione dell’approccio OneHealth, ricorda la deputata, le conoscenze e le competenze dei laureati in medicina veterinaria erano state valutate come “utili nella formazione degli studenti”.
L’On Sarli si dichiara “amareggiata” dal Ministero dell’Istruzione che “non ha neppure condiviso lo stesso slancio del Ministero dell’Università, nel ribadire l’importanza di questa laurea, con un bagaglio culturale molto ampio che spazia dalla biologia, alla microbiologia, alle malattie infettive e soprattutto all’epidemiologia. Saperi molto utili e attuali”- conclude- assicurando di continuare a “fare pressione”.
Comunicato Stampa Anmvi- È di buon auspicio- secondo l’ANMVI- l’impegno assunto ieri in Commissione Istruzione alla Camera dal Sottosegretario di Stato Rossano Sasso. Nonostante l’ampiezza delle conoscenze acquisite con la laurea in Medicina Veterinaria, i Ministeri dell’Istruzione e dell’Università ammettono l’accesso soltanto all’insegnamento (classe di concorso) delle scienze di produzioni animali. L’ampliamento delle classi di concorso non avrebbe nessuna ricaduta finanziaria- fa notare l’Associazione. Si tratta di riconoscere ai laureati in medicina veterinaria una possibilità: quella di aspirare all’ingresso nel sistema scolastico-educativo nazionale e di salire in cattedra per l’insegnamento di materie coerenti con il percorso di studio e con i bisogni educativi delle nuove generazioni.
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