Anno: XXV - Numero 217    
Martedì 26 Novembre 2024 ore 13:30
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Parametri forensi: cosa prevede la riforma in arrivo

Depositato in Parlamento lo schema di decreto del ministero della Giustizia con le modifiche alla disciplina dei parametri forensi.

Parametri forensi: cosa prevede la riforma in arrivo

È stato depositato in Parlamento dopo un lungo iter di audizioni  e consultazioni  lo schema di decreto  delineato dal Ministero della Giustizia con le possibili modifiche al  Decreto Ministeriale 55/2014  in tema di parametri per la definizione delle tariffe professionali forensi .

Il   testo comprende 4 articoli ed un allegato e  indica le modalità per la definizione degli importi  nei casi in cui non sia stato definito il compenso in modo consensuale e sarà ora vagliato dalle Commissioni giustizia dei due rami del Parlamento 

I principali aspetti di novità sono:

  • percentuale fissa di variazione rispetto ai parametri
  • tariffa oraria
  • incentivi alle risoluzioni extra giudiziali
  • penalità per cause pretestuose
  • limiti alla valutazione discrezionale affidata al giudice 

Le novità della riforma dei parametri forensi

  • Viene prevista, come suggerito dal Consiglio nazionale forense una percentuale fissa del 50% per aumenti e diminuzioni dei  valori medi individuati dai parametri in relazione alle varie fasi del processo 
  • Per ridurre il contenzioso e al contempo remunerare comunque l’assistenza professionale utile a questo scopo , la bozza di decreto prevede un compenso  aumentato del 25% rispetto  a quello stabilito  per la fase decisionale del processo. L’aumento sale al  30% nei casi di accordo  per conciliazione e negoziazione assistita.
  • Allo stesso modo vengono penalizzati in maniera maggiore (con percentuale che passa dal 50% attuale al 75%), i compensi in caso di riconoscimento della responsabilità processuale (azione o resistenza in giudizio con malafede o colpa grave). 
  • Per i giudizi in Cassazione  prevista una maggiorazione del compenso  per il deposito della memoria di parte , In questo modo si  garantisce la remunerazione di una attività spesso molto distante del momento del ricorso o controricorso,  per cui normativa e giurisprudenza possono avere subito cambiamenti che richiedono un nuovo studio difensivo 
  • tabella specifica dedicata alle procedure concorsuali 
  • debutto della tariffa oraria con un minimo di 200 euro all’ora e un massimo 500. Questa proposta del Cnf si rifà all’esperienza dei grandi studi legali internazionali ed è stata definita nella delibera l 535 dopo averla  posto in consultazione di 58 consigli dell’Ordine e 8 associazioni forensi
  • Per le attività in ambito penale si prevede un compenso maggiorato in caso di indagini  complesse e urgenti  mentre per le cause amministrative è previsto un aumento del 20% del parametro per la fase introduttiva 
  • Nel penale, i compensi cresceranno quando le indagini difensive si sono rivelate particolarmente complesse e urgenti e si prevede una disposizione espressa per il processo minorile, mentre nell’amministrativo incremento del 20% per la fase introduttiva.
  • Il Cnf ha anche proposto l’eliminazione  dalla legge  dell’espressione “di regola”  e l’introduzione invece di una specifica disposizione  che prevede che il giudice nella liquidazione  non possa  discostarsi dal parametro minimo “ salvo gravi ed eccezionali ragioni, da indicare espressamente nella motivazione”.

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