Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
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I Sindacati dei commercialisti fanno ricorso al Tar sugli aiuti di Stato

Contro l'Agenzia delle Entrate per un 'adempimento illegittimo'

I Sindacati dei commercialisti fanno ricorso al Tar sugli aiuti di Stato

Presentato ieri il ricorso promosso dalle associazioni dei commercialisti Aidc, Anc, Sic, Unagraco e Ungdcec presso il Tar del Lazio contro l’Agenzia delle Entrate per l’annullamento del provvedimento con il quale è stato approvato il modello per richiedere gli aiuti di Stato, in scadenza il 30 giugno prossimo; all’iniziativa, recita una nota dei sindacati dei professionisti, “si sono aggiunti numerosi colleghi da tutto il territorio nazionale, che hanno agito in proprio e come amministratori di società”.

Secondo i ricorrenti, “l’adempimento presenta evidenti elementi di illegittimità, in quanto l’Agenzia delle Entrate, in aperto contrasto con le norme dello Statuto dei diritti del contribuente, richiede la comunicazione di dati che sono già nella sua disponibilità, esponendo anche il dichiarante al rischio di errori e conseguenti sanzioni civili e penali”, e il provvedimento “delinea un quadro nel quale si scorgono i profili di un eccesso di potere e di travisamento della delega ministeriale da parte dell’Agenzia delle Entrate la quale, non attenendosi alla richiesta del ministero dell’Economia di una dichiarazione sintetica attestante il non superamento dei massimali, richiede la compilazione di un modello di 8 pagine”.

In ogni caso, per Aidc, Anc, Sic, Unagraco e Ungdcec “la scadenza stabilita del 30 giugno è illogica, in ragione del fatto che i dati da riportare nel modello di autodichiarazione sono quelli relativi agli aiuti ricevuti dal 1° marzo 2020 al 30 giugno 2022, un arco temporale, quindi, che si conclude il giorno stesso della scadenza, in palese violazione dello Statuto dei diritti del contribuente”. Le associazione di commercialisti, considerati i tempi stretti della scadenza del 30 giugno, e la non sussistenza di “reale e concreta esigenza che possa giustificare di gravare in misura così rilevante sul contribuente, imponendo degli adempimenti particolarmente complessi e delle scadenze immediate” hanno richiesto la misura della sospensiva del provvedimento.

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