Ministero della Salute: riorganizzazione dal 2023
Nuova riorganizzazione del Ministero della Salute dopo quella del 2014. Una bozza di regolamento del Presidente della Repubblica aggiorna l'architettura istituzionale del Dicastero.
In evidenza
Salgono a 14 le Direzioni Generali. Fra le novità la nascita delle direzioni generali per le emergenze sanitarie e per le politiche Salute-Ambiente. Pandemia, digitalizzazione e nuova legislazione europea alla base del riordino.
A distanza di otto anni dall’ultima riorganizzazione, il Ministero della Salute si avvia verso una nuova ristrutturazione, a regime dal 1 gennaio 2023. La bozza di regolamento, anticipata da Quotidiano Sanità, dovrà essere deliberata dal Consiglio dei Ministri prima del decreto finale del Presidente della Repubblica. La riorganizzazione dovrà passare per il confronto con le organizzazioni sindacali e il parere del Consiglio di Stato. La Corte dei Conti darà il via libera se non vi saranno variazioni di spesa pubblica, come negli intenti del Ministero proponente (Salute) di concerto con i Dicasteri della Funzione Pubblica e delle Finanze.
Perchè una riorganizzazione- Numerose le variazioni intervenute dal 2014 ad oggi, sia di tipo legislativo che sanitario, alla base della riorganizzazione. Da un lato la legislazione europea e dall’altro la pandemia da Covid-19- con annesso PNRR- concorrono a ridisegnare l’assetto organizzativo del Ministero della Salute. Incidono anche la digitalizzazione Nuovi compiti e nuovi scenari sanitari, che fanno crescere anche la dotazione organica complessiva, fino a 2.340 posizioni totali, di cui 453 dirigenti sanitari. La definizione degli uffici di livello dirigenziale e la riportizione dei contingenti non dirigenziali sarà stabilita con successivi decreti del Ministro della Salute. Sei mesi di tempo per le proceduredi conferimento degli incarichi dirigenziali di prima fascia.
Riordino delle Direzioni Generali- Le direzioni generali salgono a 14 (rispetto alle attuali 12) restando sotto il coordinamento di un Segretario Generale. Oltre ad una diversa denominazione e ad una redistribuzione di competenze già in essere, il nuovo assetto si caratterizza per la nascita di tre nuove strutture: Direzione Generale delle Emergenze Sanitarie, della Direzione generale per la salute mentale e le fragilità e della Direzione generale Salute e Ambiente.
Nasce la Direzione Generale per le Emergenze Sanitarie che si occupa, fra l’altro, della predisposizione dei piani sanitari di emergenza, in collaborazione con le direzioni generali competenti. Ha funzioni di indirizzo e di supporto dei sistemi sanitari regionali e, in caso di emergenze globali, mette in coordinamento i punti di contatto delle direzioni generali con gli organismi internazionali per i sistemi di allerta rapida. Fra le attribuzioni figura anche il raccordo con la Protezione Civile e la gestione delle attività propedeutiche alla concessione di aiuti economici emergenziali del Ministero della Salute per far fronte alle emergenze sanitarie.
Dal 1 gennaio 2023 questa Direzione Generale subentra nelle funzioni dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia.
La nuova Direzione Generale Salute e Ambiente è incardinata nel neonato SNPS il Sistema Nazionale Prevenzione dai Rischi Ambientali e Climatici. Il Direttore è l’autorità nazionale di riferimento per l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e svolge funzioni di valutazione del rischio fisico, chimico e biologico riguardante la sicurezza alimentare. Inoltre, il Direttore della Direzione Generale Salute e Ambiente ha il compito di raccordarsi con le regioni nella programmazione delle attività di valutazione del rischio della catena alimentare e l’operatività della Consulta delle associazioni dei consumatori e dei produttori in materia di sicurezza alimentare. Si tratta di attribuzioni oggi di competenza della Direzione Generale degli Organi Collegiali.
È a questa Direzione che viene assegnato il compito di definire “un modello di sanità pubblica improntato ai principi one health”.
Alla nuova DG Salute e Ambiente compete anche la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali e la sicurezza sui luoghi di lavoro, curando i rapporti con l’INAIL.
Invariate le competenze della Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari. La bozza di regolamento esplicita – come già previsto- che qualora il Direttore Generale non fosse un Medico Veterinario, il ruolo di Chief Veterinary Office viene assunto dal Segretario Generale nelle relazioni europee e internazionali. Invariate le attribuzione della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione che nello svolgimento delle proprie funzioni si avvale degli uffici periferici veterinari (UVAC-PCF) e di sanità (USMAF) come da riordino operato dal regolamento europeo sui controlli ufficiali. Funzionalmente, UVAC e PCF dipendono dalla Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari.
Rispetto alle attuali, la Direzione Generale delle Professioni Sanitarie assume competenze per lo sviluppo del management in sanità.Tra le nuove attribuzioni figura la competenza sul recente Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie.
Fonte Anmvi Oggi
Altre Notizie della sezione
Commercialisti presidio di legalità sul territorio
20 Dicembre 2024Il prefetto di Napoli alla cerimonia promossa al centro congressi della Federico II.
Rischio sismico: serve un nuovo approccio
20 Dicembre 2024Il principale ostacolo alla realizzazione di un Piano organico di messa in sicurezza degli immobili è la mancanza di dati puntuali sul loro stato di salute.
Fincantieri lancia Step2Connect: app per l’integrazione sociale dei lavoratori stranieri
20 Dicembre 2024È una Web App per facilitare l'integrazione sociale dei lavoratori stranieri nelle comunità ospitanti.