Patti Smith in Santa Maria di Campagna
Spiritualità ed energia hanno avvolto il pubblico in un’atmosfera magica
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Non poteva che essere la “sacerdotessa del rock” a suggellare i primi tre, intensissimi, mesi di iniziative promosse dalla Comunità francescana e dalla Banca di Piacenza per celebrare i 500 anni di Santa Maria di Campagna. E Patty Smith lo ha fatto nel migliore dei modi, regalando a Piacenza, con lo spettacolo “An evening of poetry and music”, una notte speciale, di quelle che non si dimenticano facilmente. Iniziata, causa pioggia, all’interno della Basilica – definita dall’artista statunitense «a beautiful church» – con la lettura di una preghiera di San Francesco (nota la vicinanza della rockstar al mondo e ai luoghi francescani) e con il ringraziamento ai Frati Minori per la splendida accoglienza. E proseguita proponendo dodici canzoni e un’altra lettura tratta dal libro di Vittoria Colonna “Sonetti per Michelangelo”. Una serata nella quale “spiritualità ed energia – come ha scritto una spettatrice alla Banca per ringraziare dell’opportunità avuta – hanno avvolto il pubblico in un’atmosfera magica”.
Accompagnata dai figli Jesse (al pianoforte), Jackson (alla chitarra) e dal bassista-chitarrista Tony Shanahan, Patti Smith ha aperto il concerto con il brano “Grateful” (grata), mostrando subito quanto sia eccezionale nel trasmettere al pubblico le sue emozioni (pubblico subito coinvolto con battiti di mani al ritmo della musica, applausi convinti ed anche protagonista nel cantare i ritornelli dei motivi più famosi) e quanto sia ancora efficace la sua voce, particolare ma splendida, nell’intonare canzoni come “Dancing Borefoot” o “We shall live again”, ovvero nell’omaggiare i suoi colleghi Bob Dylan e Neil Young.
Ma la “febbre” è salita con i brani più famosi: “Because the night”, scritta con Bruce Springsteen, e “People have the power”, che l’artista ha dedicato ai presenti, chiudendo il concerto tra scroscianti applausi. E sulle note della canzone più conosciuta, alle spalle di Patti Smith è sceso il velario che copre la statua della Madonna di Campagna, così come avviene quando c’è una funzione religiosa. E ieri sera, anche se invece di una messa c’era un concerto, di spiritualità se ne è respirata in gran quantità.
La rockstar – alla quale il condirettore della Banca Pietro Coppelli ha consegnato la Targa dell’ospitalità piacentina – ha promesso che tornerà «in questa bella città» per esibirsi all’esterno, sul sagrato della chiesa come doveva essere se non ci fosse stato cattivo tempo per regalare anche a coloro che per cause di forza maggiore non hanno potuto assistere, le stesse emozioni provate ieri sera da chi era presente, fra cui – oltre al prefetto Daniela Lupo, al questore Filippo Guglielmino e al generale Daniele Durante, comandante del Polo di Mantenimento Pesante Nord – il sindaco Katia Tarasconi, alla sua prima uscita pubblica dopo le elezioni.
Patti Smith era giunta nel pomeriggio a Piacenza proveniente da Firenze, dove si era esibita per celebrare Michelangelo. L’artista, accolta nel Convento da padre Secondo Ballati e da Pietro Coppelli e Roberto Tagliaferri della Banca, ha molto ammirato gli antifonari ai quali l’Istituto di credito ha di recente dedicato una mostra e una conferenza, e si è concessa un momento di relax conversando amabilmente coi presenti nel giardino del Chiostro, dove ha stretto subito amicizia con un gatto “francescano”.
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