Dottori commercialisti: il 33% è donna
A Roma ieri il forum Cdc (Cassa di previdenza) dedicato ai divari
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Erano al 29,5% nel 2011, son giunte al 33,2% del 2021: sono le professioniste iscritte alla Cassa dottori commercialisti (Cdc), su cui grava ancora un ‘gender gap’ che viene definito “sostanzioso”.
A livello di reddito medio, le donne della categoria professionale economico-giuridica “hanno visto un incremento da 42.900 euro del 2020 a 43.600 euro nel 2021 (+1,6%), seguendo un ‘trend’ costante registrato negli ultimi 10 anni, partendo dai 36.900 euro del 2011, e segnando un aumento del 18,2% fino al 2021, a fronte di un incremento più contenuto, pari al 10,2% per i loro colleghi uomini”.
Di divari di genere e di soluzioni per il riequilibrio si è parlato a palazzo Brancaccio, a Roma, al Forum dello stesso Ente previdenziale privato, presieduto da Stefano Distilli. A prendervi parte, tra gli altri, il sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto ed il senatore di FdI e coordinatore della Consulta dei parlamentari commercialisti Andrea de Bertoldi.
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