Anno: XXVI - Numero 07    
Venerdì 10 Gennaio 2025 ore 13:45
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Con l’intervento dell’ Enpam il Fondo Esg sale a 521 milioni

Per la rigenerazione urbana le altre Casse private sono già tra gli investitori

Con l’intervento dell’ Enpam il Fondo Esg sale a 521 milioni

Balzo in avanti per Coima Sgr nel suo fondo d’investimento Esg City Impact, finalizzato alla rigenerazione urbana, entra, infatti, l’Enpam (Ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri), e si raggiungono così i “521 milioni di euro di raccolta, con l’obiettivo di superare i 600 entro fine 2022”.

Ad annunciarlo il fondatore e amministratore delegato di Coima Manfredi Catella.

La Cassa dei ‘camici bianchi’ si aggiunge agli altri investitori, ossia Cassa forense (avvocati), Cdc (dottori commercialisti), Inarcassa (ingegneri e architetti), Bcc Credito cooperativo, Fondazione Cariparo, Compagnia di San Paolo. Nel corso di un incontro pomeridiano, a Milano, cui partecipano, oltre a Catella, i presidenti dell’Adepp (Associazione dei 20 Enti pensionistici e assistenziali privati dei professionisti) e dell’Enpam Alberto Oliveti, di Assoprevidenza Sergio Corbello, di Assofondipensione Giovanni Maggi e di Acri (Associazione Casse di risparmio) e Fondazione Compagnia di San Paolo Francesco Profumo, i fari si sono accesi su ciò che gli investitori istituzionali italiani possono fare per contribuire a sostenere la competitività del Paese, nel rispetto dei propri obiettivi finanziari. Nato nel luglio del 2020, in piena crisi pandemica da Covid-19, nel luglio 2020, Coima Esg City Impact Fund punta ad inserirsi nel solco della transizione ecologica e sociale dei centri urbani della nostra Penisola, mediante operazioni finanziarie nel campo del riutilizzo edilizio degli edifici esistenti e in quello della rigenerazione urbana a scala di quartiere. Fra i progetti avviati vi è quello concernente “la riqualificazione dello Scalo di Porta Romana, a Milano, che ospiterà il Villaggio delle Olimpiadi Invernali del 2026 e consentirà il recupero, in collaborazione con Covivio e Prada Holding, di un’area dismessa e la sua rigenerazione ispirata a principi di sostenibilità, con un progetto per qualità, dimensioni e finalità comparabile ai migliori interventi urbanistici a livello europeo”

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