Ricetta bianca dematerializzata: operativa in molte regioni valida su tutto il territorio.
Indicazioni per i farmacisti La dematerializzazione della ricetta bianca è diventata operativa in alcune Regioni e, da ultimo, si è aggiunta anche la Toscana. Prescrizioni valide su tutto il territorio
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La dematerializzazione della ricetta bianca è diventata operativa in alcune Regioni e, da ultimo, si è aggiunta anche la Toscana. Ma, dal momento che tali prescrizioni possono essere utilizzate su tutto il territorio nazionale, le farmacie si sono fatte trovare pronte sin dall’avvio ufficiale, a inizio anno, indipendentemente dalle reali tempistiche di partenza della propria Regione. Che cosa prevede il flusso? Quali sono le indicazioni operative?Ricetta bianca dem: partita anche la Toscana. Farmacie già pronte
L’avvio dell’operatività della dematerializzazione della ricetta bianca è stato fissato a decorrere dal 31 gennaio 2022, anche se la partenza per la prima tranche di Regioni – Valle D’Aosta, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Sicilia – è avvenuta a partire da febbraio, sulla base di un cronoprogramma, non tassativo, stabilito direttamente dalle Amministrazioni e comunicato ai Ministeri e al Sistema tessera sanitaria. Di recente, al novero delle Regioni si è aggiunta anche la Toscana, con l’emissione, nei primi giorni, di oltre “15 mila codici”, mentre ad aver comunicato la propria adesione nella seconda tranche, secondo i dati ministeriali, ci sono anche Veneto, Puglia, Basilicata, Sardegna.
Nelle Regioni che hanno già avviato la dematerializzazione della ricetta bianca, come si ricorderà, tutti i medici iscritti all’Ordine sono abilitati a utilizzare tale sistema, ma va detto che non c’è obbligo e resta comunque possibile continuare a utilizzare la carta, qualora il servizio non sia disponibile. Sul fronte delle farmacie, queste sono tenute a ricevere e spedire tale tipologia di prescrizione già a partire dalla data ufficiale di avvio della dematerializzazione delle ricette bianche – e quindi dal 31 gennaio -, adeguando i software. Questo perché, a fronte della generazione di una ricetta dematerializzata in una regione, questa può essere utilizzata dal cittadino in circolarità su tutto il territorio nazionale. Le farmacie, va detto, devono comunque poter continuare a spedire anche le ricette bianche cartacee.
Il flusso operativo: dal NEBE alla conservazione
Per quanto riguarda il funzionamento del flusso, la dematerializzazione della ricetta per farmaci non a carico SSN avviene tramite il sistema tessera sanitaria (SAC, anche mediante SAR) secondo le stesse modalità relative alla ricetta SSN. Al termine della compilazione di una ricetta bianca elettronica viene rilasciato dal SAC un numero di protocollo univoco, detto NRBE (Numero di Ricetta Bianca Elettronica) e un numero breve, detto PIN-NRBE, di quattro cifre. Questo risulta comodo per le comunicazioni verbali, nel caso cioè in cui il paziente debba dettare il numero di ricetta bianca elettronica al farmacista al momento dell’erogazione dei farmaci. Contestualmente, viene prodotto un promemoria della ricetta in formato pdf, che può essere stampato dal medico e consegnato al paziente oppure, su richiesta dell’assistito, può essere trasmesso anche tramite i canali alternativi che erano stati introdotti durante l’emergenza sanitaria, per favorire i cittadini costretti a casa dalle misure di contenimento. Questi, come viene ricordato nelle Faq presenti sul portale Tessera sanitaria, possono essere l’invio per e-mail o la visualizzazione da parte del paziente nel Fascicolo Sanitario Elettronico o in un’apposita area dedicata al cittadino predisposta dal Sistema TS. La farmacia, comunque, leggendo il codice NRBE oppure il PIN-NRBE, unitamente al codice fiscale del paziente, può visualizzare la ricetta bianca elettronica prescritta dal medico ed erogarla. All’atto dell’erogazione, la farmacia invia i dati della prestazione erogata con le consuete modalità.
Le tipologie di prescrizioni previste
Ma quali sono le tipologie di prescrizioni per le quali è prevista la dematerializzazione? Le indicazioni sono andate definendosi nel corso dell’anno, in particolare sulla base della circolare del Ministero della Salute e del Mef di marzo. La dematerializzazione è prevista per le ricette bianche ripetibili e non ripetibili, ma, al momento, restano escluse tutte le prescrizioni dei medicinali inclusi nella tabella dei medicinali, suddivisa in cinque sezioni (A-B-C-D-E) e le prescrizioni relative alle preparazioni magistrali e officinali. A ogni modo, per le ricette dematerializzate non ripetibili (RNR), anche limitative (RNRL), nonché per le ricette dematerializzate ripetibili (RR), anche limitative (RRL), l’obbligo di conservazione della ricetta si ritiene assolto dal SAC, che dà anche la possibilità al farmacista di estrarre le ricette spedite in un determinato periodo di tempo a fronte di controlli o ispezioni. Il SAC assicura la conservazione per due anni ove previsto.
Da Farmacista 33
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