Anno: XXV - Numero 236    
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Alle scuole Gioia, Respighi e Romagnosi le borse di studio della Banca di Piacenza

Alla cerimonia di premiazione al PalabancaEventi è seguita una lectio, in collaborazione con Banca d’Italia, Università Cattolica e FEduF, dedicata al ruolo delle criptovalute

Alle scuole Gioia, Respighi e Romagnosi le borse di studio della Banca di Piacenza

Le criptovalute saranno il denaro del futuro? Sembrerebbe di no, a giudicare dalle valutazioni emerse nel corso della lectio che si è tenuta al PalabancaEventi (Salone dei depositanti) per iniziativa di Banca di Piacenza, Università Cattolica e FEduF (Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, di cui è vicepresidente Corrado Sforza Fogliani), nell’ambito del Mese nazionale dell’educazione finanziaria.

Coordinato dal condirettore generale della Banca Pietro Coppelli, l’incontro è stato aperto dal direttore generale di FEduF Giovanna Boggio Robutti (in videocollegamento), che ha ricordato l’importanza di avere un’interazione consapevole con i nostri soldi, attraverso la conoscenza dei fondamenti di economia e finanza. Eugenio Ruberi (della Divisione Fintech Banca d’Italia di Milano), in dialogo con Stefano Monferrà (docente della Cattolica) ha spiegato il fenomeno delle criptovalute, rivolgendosi soprattutto ai tanti studenti delle scuole superiori di Piacenza presenti in sala. «Le criptovalute – ha sottolineato il dott. Ruberi –

Sono oggetti digitali utilizzati per finalità speculative che possono essere trasferiti, negoziati, detenuti per investimento». Il relatore ha focalizzato l’attenzione sui rischi di questo strumento (le criptovalute attive sono oggi 9.400, anche se le più note sono Bitcoin ed Ethereum, e il loro mercato vale mille miliardi di dollari), che non può assolvere alla funzione di moneta perché siamo in totale assenza di una base giuridica. A parte l’alta volatilità (il Bitcoin, per esempio, nel 2021 valeva 70mila dollari e oggi ne vale 20mila), manca una garanzia di qualità, non c’è vigilanza, e dietro all’anonimato ci sono rischi di trasferimenti illeciti. La truffa, poi, è sempre dietro l’angolo. «Banca d’Italia – ha concluso il dott. Ruberi – invita a non incentivare l’uso delle criptovalute, non adatte né come investimento, né come mezzo di pagamento». Igor Lazzaroni, responsabile dell’Ufficio stampa FEduF, nel suo intervento ha invece posto l’accento sull’importanza del risparmio. A tutti i partecipanti è stata consegnata la pubblicazione edita dalla Banca “La vocazione economico finanziaria di Piacenza” di Eduardo Paradiso, scritta in omaggio al compianto Giorgio Fiori.

LA PREMIAZIONE DEGLI STUDENTI

Prima della lectio sulle criptovalute, lo stesso Salone dei depositanti ha ospitato la premiazione dei vincitori della borsa di studio “PNRR, gli obiettivi per l’Italia del futuro” riservata agli studenti delle scuole superiori di II grado di Piacenza e provincia, che hanno partecipato al corso di educazione finanziaria di Consob avente per tema “Finanza, una storia da raccontare: dal baratto al bitcoin”. Un’iniziativa – denominata “Progetto Piacenza”, coordinata da Eduardo Paradiso e promosso da Banca di Piacenza, Consob, Banca d’Italia e Università Cattolica – che ha visto la partecipazione di Liceo Gioia, Istituto tecnico Romagnosi, Liceo Respighi. Gli esperti della Consob hanno formato i docenti delle scuole superiori, i quali a loro volta hanno in seguito avviato i corsi di Educazione finanziaria nei rispettivi istituti. Due i percorsi individuati: uno di base, l’altro con un lavoro di ricerca su specifici argomenti, utilizzando materiale fornito dalla Consob.

Alla giornata dedicata all’educazione finanziaria del PalabancaEventi hanno partecipato anche l’Istituto Tramello-Cassinari e l’Istituto Marconi da Vinci.

Questi i migliori ricercatori premiati, dopo la valutazione dei lavori fatta dalla Commissione giudicatrice composta dal prof. Paolo Rizzi della Cattolica (che ha rimarcato l’importanza per il territorio della presenza della Banca locale) e dall’avv. Domenico Capra, consigliere d’amministrazione della Banca di Piacenza.

Per l’Istituto Romagnosi”: Gruppo 2 (Amin El Malouli, Simone Bassi, Massimo Cardella); Gruppo 5 (Kevin Basha, Niccolò Doci, Luca Ziliani); menzione speciale all’elaborato svolto dal Gruppo 7 (Andrea Freschi, Gjergj Kovacaj, Riccardo Tosini).

Per il Liceo Gioia: Gruppo 1 (Chiara Hoffmann, Tommaso Inzani, Elisa Fiani); menzione speciale per gli studenti Matilde Zucchini, Tommaso Agosti e Francesco Nenna.

Per il Liceo Respighi: Gruppo vincente composto da Gaia Buzzetti ed Emanuele Falzi; menzione speciale per Selene Rigoni.

Alle tre scuole vincitrici, attraverso i presidi, sono state consegnate le borse di studio messe a disposizione dalla Banca di Piacenza e gli attestati di partecipazione di Consob. Agli studenti vincitori sono invece andati i diplomi di merito.

I ragazzi premiati hanno presentato i loro elaborati, mentre i dirigenti scolastici (la prof. Fumi per il Romagnosi, la prof. Capra per il Gioia e la prof. Ghiretti per il Respighi) sono intervenuti per un saluto. La cerimonia è stata preceduta da un intervento in videocollegamento da Roma di Paola Soccorso, consigliere dell’Ufficio Studi economici della Consob, che si è congratulata con tutti i ragazzi, ricordando le caratteristiche del progetto formativo dell’Ente.

 

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