L’Università incontra il mondo professionale sull’approccio al progetto di architettura di qualità e aspetti procedurali
Studenti dell’SDS di Siracusa a confronto con Ordine e Fondazione APPC di Catania
Un’opportunità per gli studenti, per i professionisti e per il territorio. «L’incontro tra Ordine e Fondazione degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Catania e i giovani dell’SDS (Struttura Didattica Speciale) di Architettura di Siracusa avvicina il mondo accademico a quello professionale. Una sinergia che consentirà ai futuri professionisti di essere competitivi e acquisire competenze, conoscendo e controllando anche gli aspetti normativi e procedurali collegati al progetto, temi che raramente vengono approfonditi all’interno dei corsi di progettazione in ambito universitario e che, nell’esercizio della professione, risultano invece determinanti per l’acquisizione dei necessari titoli abilitativi», ha esordito il segretario dell’Ordine (presidente Sebastian Carlo Greco) con delega all’Ufficio del Governo del Territorio Giuseppe Messina.
Oggetto di studio degli studenti alcune aree del centro storico della città di Catania da rigenerare, su cui è stata già posta attenzione da parte della categoria etnea attraverso un workshop svoltosi nel 2016: «Importanti i contributi delle associazioni del territorio coinvolte – ha spiegato Messina – che giocano un ruolo di primo piano nel processo partecipativo in cui crediamo fermamente. La conoscenza del territorio va messa in atto coniugando competenze tecniche, esperienze di fruizione quotidiana ed esigenze del cittadino, per fornire un valido supporto alle scelte politiche mirate a risolvere le criticità di una determinata area urbana o, meglio, dell’intera città. A poco serve – ha aggiunto in riferimento alla L.R. 13/15 – il disposto di una legge che tende a uniformare la rigenerazione dei centri storici, in quanto questa va attuata tenendo conto delle specifiche caratteristiche architettoniche, storiche e culturali caratterizzanti ogni realtà locale. Certamente, lo studio di dettaglio del centro storico, che ha visto Catania tra le prime città a dotarsi di questo strumento, oggi affinato, rappresenta un ottimo punto di partenza per fornire basi alla redazione di un indispensabile piano di recupero».
Nel richiamo ad alcuni aspetti legislativi, non è mancata la riflessione sulla visione di insieme che devono avere i progetti per mettere a sistema la città, come evidenziato del consigliere di Ordine e Fondazione (presidente Eleonora Bonanno), referente dell’Ufficio Paesaggio e Parchi Urbani Giovanni Longhitano. «Risulta fondamentale – ha sottolineato – realizzare connessioni tra i tessuti edilizi. In quest’ottica, i ragazzi hanno la grande opportunità di dare un contributo attraverso progetti che uniscano aspetti storici e culturali in armonia con la natura e il paesaggio di Catania». A guidare gli studenti il professore di Progettazione architettonica dell’SDS di Siracusa Luigi Pellegrino, «con lo scopo di mettere sul campo gli aspetti teorici, avvicinando mondo universitario e quello del lavoro. Nello specifico, i ragazzi saranno impegnati in un importante attività di analisi delle tensioni e dei molteplici aspetti che caratterizzano Catania e le aree oggetto di studio».
Ad accompagnare i giovani alla scoperta di alcune peculiarità storiche e architettoniche il Comitato popolare Antico Corso – grazie all’intervento del presidente Salvo Castro e della componente Elvira Tomarchio – e l’associazione Le Cave di Rosso Malpelo, con il presidente e speleologo Franco Pellegrino.