Varata la manovra con misure per 35 miliardi
Legge di Bilancio 2023 in Consiglio dei Ministri lunedì 21 novembre: tutte le misure e le novità dell'ultima ora nella Manovra da 32 miliardi.
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Il Governo si è riunito in tarda serata per approvare il Ddl della Manovra economica 2023, il bilancio pluriennale per il prossimo triennio e un nuovo decreto legge con misure urgenti in materia di accise e IVA sui carburanti.
Tante le conferme ma anche le novità dell’ultim’ora nel testo finale entrato in CdM per la prima manovra economica del Governo Meloni.
Misure contro il caro energia
Innanzitutto, i numeri: si prevedono spese intorno ai 32 miliardi, di cui 21 a deficit interamente dedicati a sostenere famiglie e imprese a fronte del caro inflazione ed energia.
Su questo capitolo, la novità principale riguarda lo sconto carburanti appena prorogato fino al 31 dicembre dal DL Aiuti quater: dal primo dicembre, la riduzione dovrebbe dimezzarsi a 18,3 euro al litro dagli attuali 30,5.
Confermate invece le proroghe del taglio oneri in bolletta per le famiglie nel primo trimestre 2023. Per i crediti d’imposta delle imprese sulle forniture non residenziali è previsto un potenziamento al 35% per le piccole realtà e al 45% per le altre aziende.
La riproposizione della tassa sugli extraprofitti energetici prevede invece una diversa modulazione (maggiormente concentrata sugli utili effettivi) e un innalzamento dell’aliquota al 33% (dall’attuale 25%): la tassa sarà versata in due rate, in scadenza al 30 giugno 2023 e al 30 giugno 2024.
Pensioni: novità, proroghe e tagli
Il capitolo pensioni è uno dei più caldi. La Quota 102 viene sostituita dalla Quota 41 anni ibrida con soglia anagrafica a 62 anni, diventando Quota 103. La proroga annuale di Opzione Donna prevede invece un ritocco al requisito per le lavoratrici autonome, equiparato a quello delle dipendenti: dal primo gennaio 2023, se la novità sarà confermata, potranno andare in pensione le lavoratrici con 35 anni di contributi e 58 anni di età, maturati entro il 31 dicembre 2022.
C’è poi l’ipotesi di taglio della rivalutazione per le pensioni sopra quattro volte il minimo: se confermato, per questa fascia la perequazione 2023 sarà solo al 50% e quindi sarà pari al 3,65%, mentre per le pensioni fino a quattro volte il minimo scatterà come previsto un aumento del 7,3 % ( dal quale bisogna sempre togliere l’anticipo del 2% già versato da ottobre).
Buona notizia per i pensionati al minimo, il cui assegno sale a 600 euro.
Taglio del cuneo fiscale sul lavoro dipendente
Dibattito aperto fino all’ultimo sul taglio del cuneo fiscale per il lavoro dipendente: il Governo prevede una riduzione di due punti per i redditi fino a 35mila euro e di tre punti per quelli fino a 20mila euro. Le imprese chiedevano invece che il taglio fosse ripartito ma in questa fase dovrebbe andare interamente a beneficio dei lavoratori.
Verso il taglio del Reddito di Cittadinanza
Revisione del Reddito di Cittadinanza, con l’esclusione dei profili occupabili tra un anno.
La riforma vera e propria viene infatti rinviata al 2024, mentre per l’anno prossimo dovrebbe essere ridimensionato per i profili in grado di lavorare: da 18 a 12 mesi il periodo in cui c’è il diritto al RdC. Queste persone (circa 660mila titolari di RdC) verrebbero indirizzate verso altri strumenti di reinserimento lavorativo, da accompagnare con un’intensificazione delle iniziative di formazione e riqualificazione.
Flat tax e tregua fiscale
Ampio il capitolo fiscale. Previsto l’innalzamento della flat tax per le Partite IVA a 85mila euro di fatturato (dagli attuali 65mila) mentre sembra abbandonata l’ipotesi di alzare l’aliquota al 20% fra i 65mila e gli 85mila euro. Dovrebbe anche scattare un nuovo meccanismo per cui, al superamento dei 100mila euro in corso d’anno, si passa immediatamente al regime di tassazione ordinaria.
Per la flat tax incrementale, dovrebbe applicarsi l’aliquota al 15% ai contribuenti fino a 40mila euro di reddito.
Sul fronte tregua fiscale, automatico il condono delle cartelle esattoriali entro mille euro affidate all’agente della riscossione fino al 2015, per gli importi più alti si pagherà la tassa dovuta con maggiorazione del 5% invece che interesse e sanzioni. Questa seconda misura misura si applicherebbe ai carichi affidati dal 1° gennaio 2010 al 30 giugno 2022.
Altre misure previste
Fra le altre misure attese:
innalzamento a 5mila euro del tetto del contante,
IVA ridotta al 5% su prodotti per l’infanzia e igiene intima femminile,
aumento dell’assegno unico per le famiglie più numerose.
Tempi di approvazione e iter Legge di Bilancio
Il Governo punta a portare la Manovra in Parlamento entro il 25 novembre. Quest’anno l’iter inizia alla Camera, che fondamentalmente sarà l’unico ramo ad apportare modifiche visti i tempi strettissimi (la Legge di Bilancio deve essere approvata entro la fine dell’anno, per l’entrata in vigore il primo gennaio 2023). Le eventuali modifiche saranno apportate interamente nel corso del passaggio in commissione Bilancio a Montecitorio. Poi il disegno di legge arriverebbe in Aula blindato da voto e fiducia e anche il passaggio in Senato sarà prevedibilmente veloce e senza ulteriori cambiamenti per evitare di tornare in seconda lettura alla Camera.
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