Anno: XXVI - Numero 64    
Martedì 1 Aprile 2025 ore 13:15
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Consulenti del lavoro in campo: regole chiare e snelle per prevenire le irregolarità i

Il Consiglio Provinciale di Modena dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro chiede maggiore chiarezza nelle norme che regolano i rapporti di lavoro. E con l'asseverazione, meno rischio di incappare in controlli. Intervista al Presidente Talass

Consulenti del lavoro in campo: regole chiare e snelle per prevenire le irregolarità i

La necessità di semplificazione nella gestione dei rapporti di lavoro è una priorità secondo i consulenti del lavoro di Modena che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare le loro aspettative, in particolare per quanto riguarda il tema della legalità, a poche settimane dall’insediamento del nuovo Governo. Aspettative alte se si considera che l’attuale ministro del lavoro era il presidente nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro. 

“La conferenza stampa di oggi – ha precisato Davide Talassi, Presidente del Consiglio Provinciale di Modena dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro – si inserisce in un percorso che abbiamo già intrapreso con il convegno di pochi mesi fa in materia di prevenzione e contrasto delle azioni criminose e mafiose sul lavoro, a cui aveva partecipato, oltre all’Assessore Bosi presente anche oggi, l’attuale Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, allora presidente nazionale del nostro Ordine.

 Valutiamo molto positivamente l’importanza riconosciuta dalle istituzioni alla nostra categoria con questa nomina che riguarda una professionalità elevatissima, per la quale nutriamo profonda stima, e confidiamo nel suo operato come Ministro”.

Per contrastare le irregolarità nei rapporti di lavoro è necessario instaurare un circolo virtuoso con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti – istituzioni, enti e professionisti – e per raggiungere questo obiettivo è fondamentale individuare percorsi più semplici che permettano alle imprese di operare con meno dubbi interpretativi e senza essere oberate dagli adempimenti. L’inserimento di procedure più snelle incentiverebbe le imprese ad agire in modo corretto, favorendo così la legalità. Anche relativamente alle novità che verranno introdotte dalla nuova Legge di Bilancio, la speranza è che siano all’insegna della trasparenza, evitando il più possibile il ricorso alle circolari degli enti per l’interpretazione dei vari aspetti normativi. Le imprese e gli operatori del mondo del lavoro si aspettano semplificazione e chiarezza.

Fra le richieste dei consulenti c’è anche quella riguardante un maggiore coinvolgimento dei professionisti nella stesura delle norme e dei regolamenti in materia di lavoro e una migliore collaborazione fra gli organi dello stato, gli istituti previdenziali e i professionisti del lavoro per ridurre la lentezza burocratica degli enti che devono dare interpretazione operativa alle norme.

I consulenti del lavoro, oltre 200 nella nostra provincia, sono professionisti con una formazione specifica ed approfondita in ambito giuslavoristico, fiscale e tributario. Il ruolo del consulente del lavoro si esplica nei rapporti con gli Enti Pubblici, quali Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Ispettorato del Lavoro, quale interlocutore esperto che opera non solo al servizio delle imprese e dei lavoratori ma anche di tutta la collettività, sempre in ottica di legalità.

“Una delle nostre priorità – ha spiegato Talassi – è far comprendere alle imprese del territorio l’importanza di agire nel rispetto delle norme ottenendo un ‘bollino di qualità/legalità’ come la certificazione Asse.Co”. L’asseverazione della regolarità contributiva e retributiva delle imprese nella gestione dei rapporti di lavoro è una vera e propria “certificazione” rilasciata dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro alle imprese richiedenti. Si tratta di uno strumento importante per promuovere e diffondere la cultura della legalità. Con l’Asse.Co, infatti, gli accessi ispettivi presso i datori di lavoro vengono orientati in via prioritaria verso le aziende non in possesso dell’asseverazione. Inoltre, fermo restando la disciplina vigente in materia di responsabilità solidale, l’asseverazione può essere usata anche per gli appalti privati per verificare la regolarità delle imprese. Anche la Regione Emilia-Romagna ha dimostrato di credere nell’Asse.Co come strumento per diffondere la cultura della legalità nelle imprese, ha infatti previsto l’erogazione di contributi alle imprese per circa 1 milione di euro, a copertura dei costi necessari ad ottenere le asseverazioni contributive e retributive di conformità – Asse.Co.

 

 

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