Occupazione delle case, la tutela è doppia
Le sezioni unite sui diritti del proprietario dell’immobile che non può utilizzare i locali

È doppia la tutela per il proprietario dell’immobile in caso di occupazione illegittima dei locali da parte di un terzo, ad esempio il conduttore che non li libera a contratto scaduto. Da una parte c’è la tutela reale, con il cespite che torna al legittimo titolare con l’azione di rivendica; dall’altra quella risarcitoria. E se il danno da perdita subita chiesto dal proprietario non può essere provato nel suo preciso ammontare, il giudice del merito deve liquidare il risarcimento in via equitativa, ricorrendo se necessario al parametro del canone di locazione praticato sul mercato, dunque all’affitto che non è stato possibile incassare nel frattempo. Il fatto costitutivo del diritto del proprietario, infatti, è la concreta possibilità di esercitare il diritto al godimento del bene, che può essere diretto o indiretto, con la concessione ad altri in cambio di un corrispettivo; possibilità che è andata perduta a causa dell’occupazione senza titolo del terzo. Ma sussiste anche un altro danno, quello da mancato guadagno: è lo specifico pregiudizio patito dal proprietario laddove, se non ci fosse stata l’occupazione dei locali, avrebbe dato in affitto o venduto l’immobile a un terzo, rispettivamente a un canone o a un corrispettivo più conveniente delle quotazioni di mercato. Lo stabiliscono le Sezioni unite civili della Cassazione con la sentenza 33645/12, pubblicata il 15 novembre, che compone un contrasto di giurisprudenza.
Altre Notizie della sezione

Maturità 2025, prima prova scritta 18 giugno: niente esame con 5 in condotta Il ministro Valditara firma l’ordinanza.
01 Aprile 2025Chi ha 6 in condotta dovrà discutere un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale.

Nel 2024 le ispezioni sul lavoro sono cresciute del 59%
01 Aprile 2025Ben 139.680 verifiche ispettive; 83.330 violazioni in materia di salute e sicurezza accertate nelle 46.985 ispezioni effettuate (+126% sul 2024); 15.000 sospensioni delle attività imprenditoriali; 200 milioni di contributi previdenziali e 20 milioni di premi assicurativi recuperati.

Il Cda della Banca di Piacenza ha approvato il progetto di bilancio
31 Marzo 2025Utile netto a quota 34,5 milioni (+15%). Proposto un dividendo lordo di 2 euro.