Commercialisti, la sfida della sostenibilità coinvolgerà 50 mila imprese europee
La platea si amplia dopo l’approvazione della direttiva europea sul Corporate Sustainable Reporting. E dal 2026 interesserà anche le Pmi
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“Il Parlamento Europeo lo scorso 10 novembre ha approvato in prima lettura il testo della direttiva sul Corporate Sustainable Reporting, che contiene le norme sulla pubblicazione, da parte delle imprese, dei dati relativi al loro impatto sull’ambiente, sulle persone, sul pianeta e sui rischi di sostenibilità a cui sono esposte. L’impatto per le aziende europee è molto significativo: entro il 2025 infatti, la platea delle società obbligate a rispettare i parametri sulla sostenibilità passerà dalle 11.000 obbligate dalle norme attuali a circa 50.000, cui dal 2026 si aggiungeranno anche le PMI. In particolare, l’ambito di applicazione sarà esteso a tutte le grandi imprese, quotate o meno, ed anche alle PMI quotate in borsa ma che avranno a disposizione più tempo per adattarsi alla normativa”. Lo afferma Giovanni Battista Calì, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Roma, presentando il convegno “La nuova direttiva UE sul reporting di sostenibilità: prospettive e sfide per le imprese e la professione”, in programma oggi alle ore 16:00 presso l’Università degli Studi Roma Tre (Aula Magna della Scuola di Economia e Studi Aziendali – via Silvio D’Amico 77, Roma).
“Al tema della sostenibilità abbiamo dedicato l’ultimo numero della Rivista edita dalla Fondazione Telos – sottolinea Tiziano Onesti, direttore della Rivista Telos e professore Ordinario di Economia Aziendale Università degli Studi Roma Tre – è un tema che richiama la nostra attenzione su un modello di “sviluppo che soddisfi i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. Questo bilanciamento di interessi di epoche diverse impone uno sforzo di visione di lungo periodo, alla cui base c’è un’assunzione di responsabilità nei confronti di quanti verranno dopo di noi.
Per Andrea Borghini, presidente Fondazione Telos, “la Corporate Sustainability Reporting Directive rappresenta un’importante sfida per il mondo delle imprese, per i regulators, i policy makers e la professione; attori che saranno chiamati a definire, rappresentare e verificare le informazioni che confluiranno sul nuovo report di sostenibilità”.
“Attraverso la CSRD il reporting di sostenibilità produrrà per le imprese un impegno paragonabile a quello del reporting finanziario, dando luogo ad informazioni più ampie di quelle oggi prodotte, analizza Simone Scettri, consigliere Fondazione Telos. Le informazioni prodotte saranno più comparabili, attraverso l’uso di standard europei di reporting, e affidabili in quanto sottoposte ad attività di verifica da parte di soggetti indipendenti e qualificati”.
Al convegno interverranno anche Anna Lisa Tota, Pro Rettrice Vicaria Università degli Studi Roma Tre; Marco Tutino, direttore del Dipartimento di Economia Aziendale Università degli Studi Roma Tre; Simone Scettri, componente del Consiglio Direttivo della Fondazione Telos, membro del Consultative Working Group dell’ESMA Corporate Reporting Standing Committee e del Consiglio di Gestione OIC; Chiara Mosca, commissario Consob; Marcello Bianchi, vicedirettore Generale Assonime; Giulia Genuardi, Enel Head of Sustainability Planning & Performance Management & Human Rights. Le conclusioni saranno affidate a Tiziano Onesti, professore Ordinario di Economia Aziendale Università degli Studi Roma Tre e direttore della Rivista Telos.
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