Ecco come cambia lo smart working
A Radio24, il Segretario del Cno, Giovanni Marcantonio, fa il punto sul lavoro agile dopo il ritorno alla disciplina ordinaria dal 1° gennaio
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Terminato il regime semplificato il 31 dicembre 2022, il ricorso allo smart working sarà possibile solo tramite accordo individuale tra datore di lavoro e dipendente. Unica eccezione: i lavoratori fragili, per i quali la legge di Bilancio 2023 ha disposto la proroga del lavoro agile fino al 31 marzo 2023. A precisarlo Giovanni Marcantonio, Segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine, ai microfoni di Radio 24 nel corso della trasmissione “Due di Denari” andata in onda lo scorso 4 gennaio. Il Segretario ha delineato il quadro sistematico delle condizioni e modalità del lavoro agile dopo il ritorno alla disciplina ordinaria dal 1° gennaio 2023. L’adozione dello smart working come prassi aziendale, prescindendo dall’obbligo di accordo individuale, sarà possibile – ha ribadito il Segretario – solo tramite un “cambio culturale e organizzativo da parte del datore di lavoro e del lavoratore” che garantisca “un accordo vantaggioso per entrambe le parti”.
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