Pubblicato il bando per il primo 'College Architettura'
A Venezia fino al 17 febbraio; per giovani e professionisti under35
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Al via da ieri il primo bando internazionale ‘Biennale College Architettura’, il cui workshop avrà inizio il 25 giugno fino al 22 luglio.
È aperto a studenti e studentesse e a laureati e laureate under 30; ad accademici e accademiche e professionisti emergenti under35.
In linea con gli obiettivi generali del progetto Biennale College, questa nuova edizione integra e arricchisce la 18/a Mostra Internazionale di Architettura, “The Laboratory of the Future” e pone i temi della Mostra, decolonizzazione e decarbonizzazione, al cuore dell’educazione all’architettura. Il processo avrà come esito un documentario che sarà proiettato come parte integrante della Mostra. Il bando resterà aperto da oggi fino a venerdì 17 febbraio. Sono attese candidature da tutto il mondo e dal più ampio contesto disciplinare legato all’ambiente costruito (architettura, architettura del paesaggio, progettazione urbana, architettura d’interni, design engineering) e si darà preferenza a candidati con spiccate capacità e interessi progettuali, espressi attraverso media visivi, testuali o performativi.
Lesley Lokko, direttrice del settore Architettura della Biennale, selezionerà le proposte dei candidati fino a un massimo di 50 partecipanti, che saranno poi affiancati da un gruppo internazionale di architetti, accademici e professionisti dell’ambiente costruito. Per il presidente della Biennale, Roberto Cicutto, “la 18/a Mostra Internazionale di Architettura sperimenta quest’anno per la prima volta una attività di College. Ci auguriamo che il risultato sia pari a quello raggiunto dal primo college d’Arte condotto l’anno scorso da Cecilia Alemani. Con il ‘College Architettura’ si completa un processo avviato con tutte le altre discipline della Biennale di Venezia, che apre un varco verso il mondo a giovani architette e architetti. La scommessa che Lesley Lokko ha accettato è forse la più complessa, rispetto a quella dei suoi colleghi. Ma è proprio la sua esperienza nel trasformare il modo di concepire, trasmettere e insegnare l’architettura che la rendono la persona più adatta a raggiungere lo scopo”.