Un primo passo verso la semplificazione degli oneri
Per il Presidente del Cno, il Ddl delega ricalca i principi di razionalizzazione della normativa, da sempre promossi dalla Categoria
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Presentata ieri in Consiglio dei Ministri, alla presenza degli Ordini professionali, la bozza del disegno di legge delega sulla riforma fiscale. Il provvedimento, composto da 5 Parti e 22 articoli, interviene a 360° sull’attuale impianto fiscale e tributario, apportando numerose modifiche al sistema delle imposte dirette e indirette. Secondo il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca “il provvedimento rappresenta un primo passo verso la semplificazione di oneri e adempimenti fiscali – come da noi auspicato e proposto – e pone un freno all’eccessiva stratificazione della normativa tributaria, in particolare per quanto riguarda la riduzione dell’aliquota IRES in caso di nuove assunzioni e la revisione e graduale riduzione dell’IRPEF, nel rispetto del principio di progressività ed equità”. Tra le altre disposizioni normative inserite nella delega sono apprezzabili – secondo i Consulenti – la razionalizzazione degli obblighi tributari per privilegiare l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti – anche attraverso un sistema premiale di riduzione delle sanzioni – e l’armonizzazione dei termini degli adempimenti, che vengono scanditi nel corso dell’anno, con particolare attenzione a quelli ricadenti nel mese di agosto. “Il giudizio sulla riforma è, nel complesso, positivo perché ricalca principi e interventi pienamente condivisi dai Consulenti del Lavoro. Primi fra tutti, la riduzione del carico fiscale sul lavoro e la rimodulazione delle sanzioni sulla base di un principio di proporzionalità che rispecchi la reale entità della violazione commessa”, ha sottolineato De Luca. “La Categoria – ha ricordato – nel corso delle ultime audizioni parlamentari ha sempre sottolineato la necessità di razionalizzare il calendario fiscale e prorogare a fine mese micro-scadenze e adempimenti, nell’ottica di favorire la compliance spontanea dei contribuenti”. Tra gli altri capisaldi della riforma: l’allargamento della flat tax incrementale anche ai redditi da lavoro dipendente, la modifica delle condizioni di accesso ai piani di rateazione delle cartelle esattoriali, l’abolizione graduale dell’IRAP e la ridefinizione dei presupposti dell’IVA al fine di renderli più aderenti alla normativa dell’Unione Europea. “Tutti gli interventi di modifica al sistema fiscale che rendono più efficiente la struttura dei tributi e agevolano il rapporto tra fisco e contribuenti possono essere un volano anche per la crescita economica del Paese”, ha concluso De Luca.
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