CONTRATTO OSPEDALIERI IN DIRITTURA D'ARRIVO

Sarebbe in dirittura d’arrivo il contratto della dirigenza medica e sanitaria che comprende ed aggiorna le retribuzioni dei medici ospedalieri. Una nota di Antonio Naddeo presidente dell’Aran -l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni che fa da controparte ai sindacati – lascia trapelare ottimismo al termine della riunione per discutere il rinnovo per il triennio 2019-21. Nella nota si parla di «confronto lungo e produttivo in un clima di positiva collaborazione in cui sono stati esaminati punto per punto gli articoli della bozza consegnata alle organizzazioni sindacali nel precedente incontro». Al termine ieri della riunione di ieri l’altro con i sindacati, Naddeo si dice ottimista sul rush finale che porterà alla sigla del Ccnl dei dirigenti del Servizio sanitario, alcuni mesi dopo la firma del contratto comparto avvenuta all’alba dello scorso novembre. Per la dirigenza sanitaria le trattative sono entrate in una fase calda da metà marzo. In questi giorni, «in particolare -prosegue Naddeo- è stata esaminata tutta la sezione riguardante gli incarichi professionali e una parte delle norme generali sul rapporto di lavoro. Questo – prosegue Naddeo- produce un importante passo avanti per la definizione del testo conclusivo».

Previsioni del contratto in arrivo – Sotto il profilo economico, come scrive Aran in una nota precedente, di marzo, il Ccnl «potrà riconoscere incrementi del 3,78%, che si aggiungono a incrementi di circa il 4%, riconosciuti da alcune norme di legge nel corso del medesimo triennio contrattuale»; per 124 mila operatori, di cui 110 mila medici e poco più di 14 mila dirigenti sanitari non medici, l’impatto è poco meno di 650 milioni di euro, circa il 50% in più rispetto ai circa 400 milioni del precedente rinnovo. Sotto il profilo normativo, il riferimento è l’atto di indirizzo “sbloccato” a febbraio dal Ministero dell’Economia dopo aver sentito le regioni, dove si prende atto della necessità di incentivare l’ingresso nel Servizio sanitario dei giovani medici (ed infermieri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, ingegneri) e di trattenere e fidelizzare i professionisti già inseriti, prevedendo sviluppi di carriera, ma anche modalità di lavoro che meglio armonizzino la vita privata e familiare. Tra le indicazioni, larimodulazione del sistema degli incarichi,la verifica di “una rivalutazione della retribuzione di posizione correlata all’incarico professionale di base, anche al fine di renderla coerente con il sistema degli incarichi previsto nel Comparto” ed una “armonizzazione dei valori massimi della retribuzione complessiva di posizione con il nuovo sistema degli incarichi”, ivi inclusa quella relativa all’incarico di Direttore di dipartimento. Vanno però esclusi “maggiori oneri a carico dei bilanci degli enti del SSN”.

A metà strada tra piano economico e normativo, si pone inoltre attenzione ad una revisione del sistema dei compensi correlati alle condizioni di lavoro e di disagio, riconoscendo prioritariamente il servizio prestato presso servizi come emergenza-urgenza, od ospedali periferici. Si parla infine di strumenti per armonizzare le esigenze di vita e di lavoro, «implementando il personale con impegno ad orario ridotto, anche in considerazione dell’età anagrafica», e di incentivare le prestazioni aggiuntive, strada che ha di recente percorso il governo Meloni portando da 60 a 100 euro lordi l’ora queste attività nel decreto Bollette. Dunque, una discussione a 360 gradi, con un nuovo incontro calendarizzato subito dopo Pasqua, martedì 12 aprile, nel quale si continuerà ad esaminare la parte normativa per poi passare alla fase conclusiva della trattativa con la definizione della parte economica in una riunione fissata al 27 aprile. «Mi sento ottimista rispetto a un positivo confronto anche nelle prossime riunioni -conclude Naddeo -per arrivare rapidamente alla chiusura di un testo definitivo, ampiamente condiviso dalle parti».

Fonte Doctor 33